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IL BANDELLO

al magnifico dottor di leggi

messer

francesco taverna


Si suole proverbialmente dire che il conseglio de le donne preso a l’improviso è salubre e buono, e che ciò che fanno senza pensarvi su si ritruova per l’ordinario ottimamente fatto. E di cotali azioni se ne danno infiniti essempi. Ma degli uomini dicono avvenire il contrario, con ciò sia che se l’uomo è per negoziare una cosa, che quella negoziazione tanto piú sempre riuscirá meglio a debito fine condotta, quanto che piú lungamente sará pensata e sovra quella discorso tutto quello che indi ne può nascere. Ed io certamente porto ferma openione che tutte l’opere cosi speculative come pratiche tanto sortiranno piú nobile e lodevole effetto, o siano discorse e messe in opera da le donne o dagli uomini, quanto che piú volte, prima che si facciano, saranno maturamente crivellate e fattovi sopra i convenevoli discorsi che se gli ricercano. Ci sono poi di quelli che sono di parer contrario, e ¡oro a modo veruno non piace che a l’improviso ed impensatamente sia possibile che si operi cosa buona, dicendo che la natura ci ha dato l’anima razionale con le sue divine e meravigliose potenze, a ciò che possiamo, sovra ciò che far intendiamo, pensatamente e con il lume de la ragione discorrere il bene e il male che da tale operazione potrá pervenire. Onde non consentono che il conseglio de le donne, dato senza i debiti discorsi del prò e del contra, possa esser buono. Dicono anco di piú: che assai sovente avverrá che un uomo discorrerá con vari argomenti sopra una cosa, e nondimeno, prendendo talora per fondamento vero alcuna proposizione che in effetto vera non è,