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PARTE TERZA e preclarissimo atto, come meritatamente devote fare? — A questa voce Cilone fu il primo che con la fulminea spada ancise uno di quelli che il tiranno accompagnavano. Trasibulo poi e Lam- pido si misero dietro ad Aristotimo, che, l’assalto loro fuggendo, corse nel tempio del dio Giove, dove fu come meritava dai congiurati di mille ferite morto. Eglino avendolo ucciso tirarono il corpo ne la piazza, chiamando il popolo a la libertà. E concorrendo ciascuno, pochi furono che prevenissero le donne. Elle a la prima voce corsero in piazza, rallegrandosi con i liberatori de la patria di cotanta egregia opera, e de l’allegrezza loro le liete voci ne davano manifesto segno. Fra questo, essendo una grandissima turba con romore inestimabile corsa al palazzo del tiranno, la moglie di quello, udite le popolari grida e certificata de la morte del marito, si chiuse in una camera con due sue figliuole. Ivi, sapendo quanto erano odiate dagli eliensi, essa moglie, fatto un laccio d’una fune, se stessa ad una trave appiccò. Furono gittate per terra le porte de la camera da molti, i quali punto non mossi da l’orribil spettacolo de l’impiccata donna presero le due tremanti figliuole del tiranno, e le menavano via con animo di prima violarle e saziar largamente la libidine loro con quelle e poi anciderle. Erano elle di forma bellissime e su il fiorire de la età per essere maritate. In quello sopravenne Megistona, la quale, accompagnata da altre madrone, come intese ciò che coloro volevano fare, agramente gli riprese dicendoli che essi, che volevano ordinare uno stato civile, facevano cose che un disonestissimo tiranno non averebbe fatte. Cessero tutti a l’autorità de la nobilissima ma- dromi, a cui parve d’esser benissimo fatto di levar da le mani di quelli le due vergini. E cosi fece e ne Pistessa camera ove la madre loro morta era le condusse. Ma sapendo esser da tutti deliberato che nessuno del sangue tirannico restasse vivo, a le due giovimi rivolta cosi le disse: — Ciò che io posso darvi è che io vi permetto che voi possiate eleggervi quella maniera di morire che meno vi dispiaccia. — Alora la maggiore d’età si discinse una correggia e cominciò annodarla per impiccarsi, essortando la minore che ciò che a lei vedeva fare