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NOVELLA XX 53 rimasero ben sodisfatti e si contentarono di tutto ciò che il capitano aveva ordinato. Il quale vi pose per vicario un prete da Bergamo, con questo che fosse ubligato tutte le feste comandate e la domenica dir la messa. E per più comodità de’ lavoratori, con il mezzo del vescovo di Bergamo ottenne a Roma dal papa che quella chiesa fosse parrocchia e iuspatronato di esso capitano, a ciò che i poveri uomini avessero, senza andar troppo lontano, chi udisse le lor confessioni e gli ministrasse i santi sacramenti de la Chiesa quando fosse il bisogno. Ora avvenne che essendo morto il primo prete, il capitano vi pose un giovine di ventotto in trenta anni ch’era da Gandino, uomo di qualche dottrina, di pel rosso e tutto ardito. Era prete Giacomo — ché cosi aveva nome — secondo il paese gran parlatore, audace, pronto e che in vista mostrava esser un « santificetur ». Egli era stato in Bergamo in casa d’un gentiluomo, pedante o sia pedagogo dei figliuoli di quello, e là s’era alquanto incivilito e apparate di cose assai. Il perché desiderando d’acquistar la benevoglienza dei suoi popolani, cominciò tutte le domeniche nel mezzo de la messa a far loro brevemente un sermone, comandargli le feste, essortargli a viver catolicamente,. non dar molestia l’uno a l’altro, non rubar i pali de le vigne, non far pascer le bestie negli altrui campi e simili altre cosette, e talora esponendo loro il Vangelo. Di modo che appo quei contadini crebbe in grandissima riputazione, e lo credevano un gran maestro in sacra teologia, e non v’era persona che non lo tenesse per un prete di quei santi del tempo antico. Come egli si vide esser in credito appo i suoi parrochiani e che gli parve aver la grazia loro, cominciò a pensar di procacciarsi qualche donna con la quale talora egli potesse cacciar il diavolo ne l'inferno, che stranamente lo molestava. Cosi su questi pensieri, dando de l’occhio a dosso ad una giovane chiamata Bettolina, brunotta e grassa, che aveva un poco di gavocciolo, come generalmente tutte le donne de la contrada hanno, ed era stata maritata quell’anno in Nicolino da Solza, cominciò più destramente che poteva a guardarla sott’occhio, e quando l’incontrava dirle qualche paroletta di scherzo, e a poco a poco tentar d’aprirsi la via e