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NOVELLA XLIV 473 valoroso cavaliero, restasse suo luogotenente. Fatta poi dar una forte « a l’arme » a’ nemici, senza esser da quelli veduto, se n’usci suso un feroce e generoso giannetto, e prese il camino tutto solo a la volta de la Francia, dove pervenuto, comperò un buon corsiero ed arme, ed un servidore pigliò. E non essendo da persona conosciuto né dal suo medesimo servidore, passò l’Alpi e si condusse a Turino. Era già prima, come v’ ho detto, arrivato il medico, ed ancor che la duchessa avesse perduta la speranza del soccorso di don Giovanni, nondimeno pensando poi un giorno ciò che ella per amor di lui fatto aveva, rientrò in speranza che esser non potesse che egli tanto ingrato fosse che non venisse a combatter per lei contra il disleale conte di Pancalieri ; e con questa speranza visse alquanto di tempo. Ma poi veggendo che né messo né ambasciata di lui veniva, ella in tal modo si sdegnò ne l'animo suo che il fervente amore cangiò in fierissimo odio. E pensando ciò che per lui fatto aveva, entrava in grandissima còlerà e diceva tra sé: — Io, io, misera me! come accecata era, come uscita d'intelletto mi trovava e come in tutto ogni buon sentimento aveva perduto, se in un disleale cercava fede ! — E quivi la sconsolata duchessa, vinta da l’acerbità de la passione, diceva tanto male di don Giovanni quanto d'un ingratissimo e perfido dir si possa, e con questo sfogava alquanto il suo acerbo dolóre. Giulia, che non si poteva persuadere che il re d’Inghilterra non mandasse un campione in aiuto de la sorella, ogni di due e tre volte andava al luogo de lo steccato a vedere se alcuno compariva. Ma il re inglese, credendo che in effetto sua sorella fosse veramente stata ritrovata in adulterio, era contra lei fieramente sdegnato e diceva che meritamente deveva esser arsa. Pervenuto la sera don Giovanni a Turino, albergò in un borgo in casa d’un oste uomo da bene; e nel ragionar seco, intese il duca esser contra gli alamanni e la duchessa incarcerata, de la cui disgrazia diceva l’oste che a tutti fortemente doleva, perché tutto il paese meravigliosamente l’amava. Intese anco ne la città esser un venerabile religioso spagnuolo in grandissima riputazione appo il Conseglio ducale e tutto il popolo, e si fece dire il nome de la chiesa ove abitava. Venuta la marina, levatosi don Giovanni da