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422 PARTE SECONDA seco di mandar per il genero e fare che si contentasse di lasciar andar Gerardo, ché una altra volta poi gli provederia d’un altro viaggio. Venne il genero, al quale fece il suocero manifesta l’allegrezza che aveva, essendosi il figliuol disposto di navigar a Barutti ; poi caldamente lo pregò che gli piacesse per questo viaggio restar a casa, ché con la prima comodità gli provederebbe, come indi a poco tempo con effetto fece. Dispiacque questa novella a Lionardo, come a colui che molto amava di far questo viaggio; tuttavia come giovine prudente, dissimulata la sua mala contentezza, disse al suocero che era contento di quello che a lui piaceva e che per accomodar lui e il cognato era prontissimo a far cosa vie maggior di questa. Messer Paolo e Gerardo assai ringraziarono Lionardo del suo buon volere. Si attese poi a far che la galera fosse ben corredata di quanto le faceva bisogno, e tutte le mercadanzie furono caricate. Ma chi volesse dire, quelle poche notti che passarono tra la deliberazione fatta da Gerardo di andare e l’ultima, quando poi il di deveva partire, di che qualità fossero, ed i piaceri amorosi dagli amanti presi e le lagrime sparte ne l’ultimo congedo, averebbc assai che fare, ché forse tante non furono quelle che la dolente Fiammetta per Panfilo scrive aver sparte quante furono quelle di Gerardo e d'Elena. Lascierò adunque il tutto imaginare a chi veramente ama ed ha amato, se in simil caso si ritrovasse. Ora venuto il tempo del partire, sciolsero i marinari le funi de la galera ed avendo prospero vento se n’andarono al viaggio loro. Se Gerardo navigando aveva sempre ogni suo pensiero a la cara ed amata moglie, ella il medesimo faceva, ed una consolazione aveva: che con la fedel sua balia di continovo parlava del caro marito; e se talora cadeva in alcun dubio de l’amor di lui, la buona balia la confortava e la rendeva sicura che Gerardo altra donna non amava che lei. Il che di Gerardo non avveniva, ché quanto più chiusamente ardeva tanto più fiera sentiva la sua passione. Egli non aveva persona con cui potesse sfogar i suoi amorosi affanni, né gli era avvenuto già mai che d’alcuno circa cotesto amore fidato si fosse. Ma lasciamolo andar al viaggio suo, ché ben lo rimenaremo poi a salvamento.