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NOVELLA XLI 421 ogni modo vogliate ubidire a vostro padre e per questi pochi mesi sofferire pazientemente l’allontanarvi dagli occhi miei. Si che, marito mio caro, andatevene felice, tanto di me ricordevole quanto io sarò di voi, che di cóntinovo col pensiero vi verrò seguendo ovunque anderete, come colei che eternamente vivere e morir vostra desidero. E cessi Iddio che io mai vi sia cagione che sempre con vostro padre non stiate in quella concordia e pace che a tutti dui si conviene! — Furono assai altre parole dette. A la fine Gerardo si lasciò vincere da le vere ragioni de la saggia e prudente giovane, ed a l’ora consueta, dopo molte lagrime, da lei si parti e andò a far sue bisogne. Si pose poi a tavola con il poco consolato suo padre, e dopo che desinato si fu, essendo ciascun altro uscito di sala, Gerardo si levò in piedi e innanzi al padre postosi in genocchioni, a capo scoperto, in questa maniera gli disse: — Magnifico ed onorato padre, questa notte io ho pensato assai sovra l’andata di Barutti, de la quale ieri voi mi parlaste, e chiaramente conoscendo quanto grave errore io facessi a non ubidir a le preghiere vostre, che appo me deveno in ogni tempo e luogo aver forza di comandamento, de la mia ignoranza e follia umilmente e con tutto il core vi domando perdono, pregandovi che non vogliate guardar a la poca riverenza che usata v'ho, ma che vi piaccia rimettermi ne la solita grazia vostra. Ecco, padre mio osservandissimo, che 10 sono qui presto ad ubidirvi, e non solamente navigar a Barutti, ma andar in ogni luogo ove più a grado vi sarà di mandarmi, perché deliberato mi sono prima morire che a' vostri voleri oppormi più mai. — Udite queste parole, il pietoso padre volse che il figliuolo si levasse, e pieno d’una tenera amorevolezza, colmò di lagrime gli occhi, e da quelle largamente cadenti impedito, non potendo formar parola, avvinchiato il collo del figliuolo, buona pezza a quel modo stette. Mossero le calde ed amorevoli lagrime paterne a pianger medesimamente il figliuolo, 11 quale tutto che commosso da pietà lagrimasse, nondimeno ripigliando alquanto di lena e rasciugato il pianto, a quello pose sosta e cominciò con dolci parole a consolar il padre. Messer Paolo, posto a le lagrime fine e pieno di letizia immensa, propose