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NOVELLA XLI 415 ciò che la balia le disse, e destatosi in lei l’amore che a Gerardo portava e preso vigore, rispose a la balia che era contenta prender quello per suo marito più tosto che qualunque altro gentiluomo che in Vinegia si fosse. Avuta questa buona risposta, la balia, presa l’oportunità, se ne andò a trovar l’innamorato giovine, il quale sperando e temendo se ne stava. Come egli vide ]a balia che con lieto viso a lui veniva, preso buon augurio di certa speranza di conseguire l’intento suo, con gratissime e care accoglienze la raccolse dicendo: — Ben venga la dolcissima madre mia. E che buone nuove mi recate voi? — Buonissime — rispose ella, — figliuol mio, se da te non mancherà. — E fattasi da capo, gli narrò tutti i parlari che con Elena aveva ragionati, conchiudendogli che ogni volta che per sua sposa la volesse, che la giovane era prestissima a prenderlo per marito. Egli, che arden- tissimamente amava la fanciulla, si contentò molto volentieri di prenderla per sua legitima moglie, e tanto più di meglior animo quanto che seppe quella esser figliuola unica di messer Pietro. Ringraziò adunque quanto seppe il meglio la sua balia, e poi divisarono tutti dui insieme il modo e il giorno che insieme s’avevano con Elena a trovare per dar desiderato ed ottimo fine a le tanto desiderate nozze. Messo questo ordine tra loro, ritornò la balia a casa. La buona Elena, la quale non avendo mai provato amore e tuttavia sentendosi destare non so che per la mente che dolcemente l’ardeva ed insieme stimolava, pensando che in breve diverria sposa del suo caro Gerardo, non trovava luogo che la tenesse. Incitavala a le nozze il desiderio di giocar con l’amante un gioco che non sapeva ancor che gioco si fosse, ma dilettevolissimo lo stimava. Spaventavala e di freddo ghiaccio la riempiva a dever far questo senza saputa e licenza del padre, e temeva che alcuno grande scandalo ci nascesse. Cosi tra due combattendo travagliava, ora sperando, ora temendo, ora tacitamente dicendo: — Sarò io cosi ardita anzi pur temeraria che simil cosa presuma occultamente fare? — Cacciato questo pensiero, diceva poi: — Dunque io non debbo far ogni cosa per poter sempre gioiosamente giocare col mio Gerardo? — Cosi vaneggiando e varie deliberazioni facendo, a la fine conchiuse voler il suo amante