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388 PARTE SECONDA attendeva la venuta di quello con gli altri invitati a le funebri nozze. Ora approssimandosi l'ora che Camillo deveva arrivar in casa, cominciò Cinzia sentir per tutte le membra un gelato freddo, con certe passioni di core, che pareva le volesse venir quel tremante freddo de la febre quartana. Come poi ella senti che gl'invitati salirono le scale, o fu la forte e grande imaginazione de la propinqua morte, o fu la venuta de l’amante che era vicino ad entrar in camera, o che che se ne fosse cagione, se le sparse a dosso un sudor freddissimo come ghiaccio e cominciò a tremare, né più né meno come se di gennaio ella fosse stata nuda in mezzo un cortile e che gelate nevi a dosso le nevicassero; e-tuttavia le pareva che il core nel petto se l’aprisse, sofferendo certi svenimenti troppo fieri. Entrarono i compagni in camera e in letto videro Cinzia tremante e piena di sudore, e la salutarono, domandandole come si sentiva. Ella con bassa voce rispose che stava come a Dio cd a Camillo piaceva. Camillo alora le disse: — Queste sono ciancie per le quali noi non siamo qui. Ma ci siamo venuti per intender ciò che tu hai scritto di volerci dire. — Dirollo — soggiunse ella — quando ti sarete tutti, ed io qui non veggio Delio né Giulio, — il quale, ostinato, a patto nessuno non voleva entrar più in casa di Cinzia. Ora Camillo, perché la casa di Giulio era vicina, scrisse una cedula a Delio che per via del mondo non lasciasse che non cond Giulio, assicurandolo che intenderebbe cosa di sua grand contentezza. Fece tanto Delio che ve lo menò. Cosi essendo tutti gli invitati in camera ridutti, dopo che tutti a torno al letto furono assisi, aspettando ciò che la giovane volesse lor dire, si fece silenzio. Ella, come già s'è detto, che prima aveva delibe morire che perder l’amante, innanzi che con fatti fortissimam- mandasse in essecuzione il fiero proposto de l’animo suo, volle a la presenza di quegli amici che quivi erano ragunati vedere se Camillo voleva distorsi da quella sospizione che aveva di lei e di Giulio e perseverar seco come prima, e facendolo, restar in vita; quando che non, non rimossa punto dal suo fierissimo proponimento, bere il preparato veleno e sugli occhi del suo tanto amato Camillo andar a l’altra vita, non le parendo