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386 PARTE SECONDA tentare o dove volgersi, ritornò a stimolar Mario, deliberata per ogni modo di morire. Mentre queste pratiche andavano a torno, la balia pentita di quanto a Camillo detto aveva, mossa da la verità e stimolata da non so che che non la lasciava aver quiete, mandò per Camillo e in una chiesa a lui solo disse: — Io non so, messere, quale Dio o avversario de l'inferno mi molesti e tormenti il di e la notte, ché mai non so trovar riposo e mi par di continovo aver un pungente coltello nel core. Non so donde questo possa avvenire, se non che io falsamente ho infamata Cinzia e Giulio di quello che io per me non ne so cosa alcuna e non vidi già mai. Onde tutto quello che io altre volte vi dissi e vi replicai a la presenza di quei gentiluomini, è una bugia e invenzione che io da me stessa feci, né altri mai di questo mi fece motto. Io vi chieggio perdono e vi supplico a donarmi la vita, la quale io conosco aver meritevolmente perduta, essendo stata ardita di commettere cosi enorme sceleratezza come con le mie false parole ho fatto. Ecco che ai vostri piedi mi getto, domandandovi umilmente misericordia. — Restò Camillo a questa j non sperata voce pieno d’ una infinita allegrezza, veggendo che Giulio non era colpevole, e dopo che una e due volte s'ebbe da la balia fatto ridire la cosa, le disse: — Rea femina, certamente io non so qual pena e qual crudel tormento fossero bastanti a darti convenevol castigo, a ciò che il supplizio andasse di pari col peccato, imperciò che, quanto in te fu, ti sei apposta per fare che tra Giulio e me sia nata eterna nemicizia e seguito altro che parole. Ma io non vo’ mettermi con una par tua e lascerò la cura a nostro signor Iddio di questa vendetta, ché io per me non saperei trovar tormento alcuno a tanta tua scelerag- gine uguale. Ora io vorrò che ciò che qui detto e scoperto m' hai, tu lo manifesti a la presenza di Delio e di Giulio e d'alcuni altri uomini da bene che io menerò meco. Avertisci poi che di questo fatto tu non faccia motto veruno a Cinzia né ad altra persona, sia chi si voglia, se non quando io t’imporrò.—Ella promise far ogni cosa che da lui le fosse comandata. Scoperta che si fu la malignità de la ribalda balia che udita avete, Camillo subito andò a trovar Delio e pieno di gioia gli narrò come la balia |