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IL BANDELLO
al reverendo monsignore
stefano coniolio
Da che voi andaste in Monferrato a casa vostra e che madama Piegosa nostra commune padrona andò a la corte del re cristianissimo, io sempre dimorato sono a la solita stanza di Bassens. Quivi intesi questi di come prete Antonio Bartolomeo chiamato Cascabella fu imprigionato al vescovado, perché avendo, giá circa trenta anni sono, presa moglie e da lei avuti figliuoli, si fece poi ordinar prete, e tuttavia stando con lei, teneva anco una concubina. Vive la moglie, vive il figliuolo legitimo e vive la concubina con alcuni figliuoli generati dal Cascabella. Mi parve il caso molto strano né da me piú ne la Chiesa occidentale udito. Ora il misero renderá conto dei casi suoi. Si ritrovarono qui alcuni dei nostri ufficiali e, varie cose ragionandosi del Cascabella e di molti suoi vizi e maligna natura, messer Bernardo Casanuova disse una novelletta d’un altro prete, avvenuta non è lungo tempo. Onde avendola io scritta, ho voluto mandar- vela e farvene un dono, a ciò che sotto il nome vostro si legga in testimonio de la nostra mutua benevoglienza e di tanti piaceri ricevuti da voi. State sano. NOVELLA XXXIX Una donna slata lungo tempo concubina d’un prete, avuta da quello licenza, s’appicca ne la propria camera d’esso prete. Egli non è da dubitar, signori miei, che tutto ’l di non avvengano degli accidenti ne la materia di cui ragionato avete, ed io ve ne saperei di molti narrare, perciò che tutto il di formo processi di simil materia. E questo avviene ché essendo l’uomo