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336 PARTE SECONDA contendevano. Ma sovra tutti la nuova reina divotissimamente ringraziava Iddio che a la sua casta intenzione avesse riguardato e per sua infinita bontà levata l’avesse a si sublime e reai altezza. Andò dopoi il conte Ricciardo con i figliuoli a far riverenza al re, che molto onorata e cortesemente tutti gli raccolse, onorando il conte come suo suocero e padre e i figliuoli di quello come propri cognati che gli erano. Parlò poi lungamente il re col conte del modo che si deveva tener a condurre la reina al palazzo e coronarla. Indi fatto l’apparecchio conveniente per le future nozze, il re fece divolgare il nuovo matrimonio ed invitar tutti- i duchi, marchesi, conti, baroni ed altri signori suoi vassalli, che tutti a Londra a calende di luglio si trovassero a le nozze e coronazione de la reina. In questo mezzo il re privata- mente a casa del conte se n'andava ed una e due ore del giorno se ne stava in festa con la sua carissima moglie. Venuto poi il di de le calende di luglio, il re la matina onoratissimamente accompagnato a casa del conte suo suocero se n’andò, e quivi trovata la lieta Aelips vestita da reina ed il palazzo pomposamente apparato, essendo ella da molte madame e signore accompagnata, andarono a la chiesa per udir la messa, la quale finita, il re di nuovo pubicamente la moglie risposò. E su la piazza essendo fatto l’apparecchio solennissimo, ella fu coronata reina d’Inghilterra con una ricchissima corona in capo. Indi andati al reai castello, si desinò. Fu il pasto suntuoso e bello e tale, quale a si fatto re conveniva, il quale un mese continovo tenne corte bandita con grandissimi trionfi e feste, facendo quelle pompe che fatte averia se una figliuola di re o imperadore fosse stata la moglie. La reina venne in poco di tempo in tanta grazia del popolo e baroni, che ciascuno sommamente lodava il re che si buona elezione di moglie avesse fatta. Il re altresi più di giorno in giorno si trovava contento, il cui amore verso la reina sempre pareva che crescesse. Volle egli che di continovo innanzi a la reina da uno scudiero, quando andava in publico, quando mangiava, il coltello di cui ella s’era armata, ignudo se le portasse in testimonio de l’invitta sua castità. Fece poi il re in poco di tempo di modo che il conte suo suocero divenne il più ricco