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NOVELLA XXXVII l'onore, io prego il nostro signor Iddio che sempre felice vi conservi e vi doni il compimento perfetto d’ogni disio. Altrimenti io faccio voto a Dio e di core vi prometto che non mi attenendo la promessa, che io me stessa con questo acutissimo coltello anciderò, né permetterò mai fin che averò lena, che per forza io sia violata. Pensate, sire, che ciò che da me ricercate potete da mille e mill’altre bellissime donne ottenere senza dif- ficultà alcuna, perciò che di grado elle vi compiaceranno; ove io fermissimamente deliberata mi sono prima di voler perder la vita che perder l’onore e la fama. E che piacer sarà il vostro, conoscendo voi chiaramente, quando per forza pigliaste di me ciò che mostrate desiderare, che solo il corpo mio averete in balia e non l’animo né la volontà mia, che sempre vi faranno resistenza, anzi odio vi porteranno quel poco tempo ch’io viverò e di continovo chiameranno vendetta a Dio contra voi ? Ma non permetta la divina bontà che voi mi facciate forza. Pensate, sire, pensate che il vostro libidinoso diletto passerà come nebbia al vento, lasciandovi sempre un pentimento ed un mordace verme al core de l’oltraggio vituperoso per forza a me fatto, che non cesserà mai di rodervi e tormentarvi. Medesimamente l’abominabile onta che mi farete e la obbrobriosa ignominia che ne la limpidezza de la mia onestà porrete, con l’immatura mia morte che ne seguirà, apporteranno eterno biasimo ed infamia perpetua al nome vostro. Né crediate che solamente la fama di questo misfatto debbia serrarsi nei termini de l’Inghilterra ed isole circonvicine, ma passando l’Oceano, per tutta Europa anzi ne l’universo con altissimo grido farà nota la dislealtà e crudeltà d’un si gran prencipe come voi séte, e nei futuri secoli a quelli che dopo noi verranno anderà agumentando il vostro disonore, tenendovi disonoratamente vivo in bocca de le genti. Un atomo di tempo questa vostra gioia a pena occuperà, ove l’infamia in ogni luogo abitato e in ogni tempo sarà predicata. Né solo sarete biasimato voi, ma tutti i vostri discendenti macchiati ne resteranno. Volete che si dica che io nata di nobilissimo e generoso sangue, di schiatta antica e senza riprensione alcuna, i cui parenti, avi e bisavi per la corona de l’Inghilterra