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NOVELLA XV 27 Cosi racconsolato con buone parole il povero mugnaio, lo fece ritornar al molino. Ed avendo desinato, comandò che ciascuno a cavallo montasse, perché voleva andar fuor di Firenze. Cosi ¡1 duca con la corte s'inviò verso il’molino, e quivi giuntosi fece insegnare il palazzo di Pietro, che non era molto lontano, e a quello si condusse. Il che sentendo, esso Pietro e i compagni lo vennero ad incontrar dinanzi a la casa, ov’era una bella piazza con un frascato fatto di nuovo. Quivi il duca da cavallo smontato, disse a Pietro: — Io me n’andava qui presso a caccia, e veduto questo tuo bel palagio e domandato di chi fosse, intendendo che egli è tuo e che è molto agiato e bello, con bellissime fontane e giardini, m’è venuta voglia di vederlo.— Pietro che si credette il fatto star cosi, umilmente lo ringraziò di tanta umanità, scusandosi che non era tanto bello esso luogo quanto forse gli era stato detto. Cominciarono tutti a salir le scale ed entrarono in belle ed accomodate stanze. Il duca entrava per tutto, e lodando or una camera ed or un'altra, si pervenne ad un verone che aveva la veduta sovra un bellissimo giardino, in capo del verone era una cameretta il cui uscio era fermato. Il duca disse che il luogo fosse aperto. Pietro che, sentito il venir del duca, ivi dentro aveva chiusa la giovane, rispose: — Signore, cotesto è un luogo molto mal ad ordine, e certo io non saperei ove por la mano su la chiave, ed il castaido non è in casa, ché io l’ho mandato a Firenze per alcune bisogne. — Il duca che quasi tutti i luoghi di casa aveva visto, presago che la mugnaia vi fosse dentro, — Orsù — disse, — aprasi questo luogo o con chiave o senza. — Pietro alora accostatosi a l’orecchia del duca, ridendo gli fece intendere che quivi aveva una garzona con cui era dormito la notte. — Cotesto mi piace — rispose il duca. — Ma veggiamo com’è bella. — Aperto l’uscio, il duca fece uscir la giovane, la quale tutta vergognosa e lagri- mante se gli gettò a’ piedi. Volle intender il duca chi fosse e come era stata quivi condutta. La giovane con lagrime e singhiozzi narrò il tutto, il che Pietro non seppe negare. Il duca alora con un viso di matrigna a Pietro ed ai suoi compagni disse: — Io non so chi mi tenga che a tutti tre or ora non