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NOVELLA XXXVI 275 Lattanzio; — ma se cotesto fosse vero, io non saprei che dirmi se non ch’io deverei infinitamente amarla e farla padrona di me stesso. — Sta bene — disse la Pippa, e chiamò la Nicuola dicendole che recasse i panni da paggio che portava. A questa voce la Nicuola che il tutto aveva inteso, presi i*panni da uomo, tutta in viso arrossita, se ne venne innanzi a la mamma ed a l'amante, onde disse la Pippa: — Ecco, Lattanzio, la vostra Nicuola, eccovi il vostro Romulo, ecco il vostro tanto bramato paggio che di e notte è stato appo voi ed a grandissimo rischio de l’onore e de la vita per amor vostro s’è posto. Ecco chi, sprezzato tutto il mondo, di voi solo si è curato, e mai perciò in tanto tempo conosciuto non l’avete. — In questo ella narrò tutta l’istoria de Tessersi di fanciulla fatta paggio, e gli disse: — Che dite mò voi? — Stava Lattanzio come mezzo smemorato e guardava la Nicuola, e parevagli insognarsi, né sapeva che dire, che ella vestita da garzone fosse stata seco. Poi alquanto in sé rivenuto e pensando a la crudeltà di Catella de la quale era assai più bella la Nicuola, e considerato l’amor di costei ed a che rischio per soverchio amore messa s’era, quasi lagrimando disse: — Nicuola, io non vo’ entrar ora nel pecoreccio de le favole de le escusazioni, ma se voi séte de l’animo che monna Pippa m’afferma, quando voi vogliate, io vi prenderò per moglie. — La Nicuola, che altro al mondo più di questo non desiderava e si trovava in tanta e tal allegrezza che quasi in sé non capiva, se gli gettò ai piedi e si gli rispose: — Signor mio, poi che voi la vostra mercé degnate per vostra pigliarmi, eccomi presta sempre a servirvi, ché in ogni cosa io ed il mio voler sarà di continovo vostro. — Lattanzio alora, trattosi un anello di dito, quella per sua legitima sposa a la presenza de la Pippa sposò, e dopo disse: — A ciò che le cose nostre con più riputazione ed onore si facciano, io subito desinato che sia anderò a parlar a vostro padre e per moglie ve gli chiederò, e mi persuado che senza contrasto egli mi vi dará. E cosi faremo le nozze come si conviene. — Monna Pippa per più affermare il contratto matrimonio per parole di presente, innanzi che Lattanzio si partisse, fece che in una camera egli si giacque con la Nicuola e