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NOVELLA XXXVI 267 in questo si confermò, quanto che vedeva che la fante parlava seco né più né meno come se lungamente fossero insieme stati domestici. Il perché tra sé determinò voler vedere chi fosse questa madonna che lo ricercava, e pensando che ella fosse donna da partito, diceva fra sé: — Lasciami andar a provar la mia fortuna, che non potrà meco ella guadagnar cosa che si sia, eccetto se non le dono un carlino od un giulio a la più. — Or in quello che ei s’inviava verso la casa, ecco che arrivò Gerardo al capo de la contrada, il quale come la fante vide, disse: — Ro- mulo, vedi messere che viene. Va’ a la tua via, e darai poi di volta in qua. — Egli andò di lungo, tuttavia mettendo mente in qual porta la fante entrasse e chi fosse il messere. Entrata in casa, la fante serrò l’uscio facendo vista di non aver veduto il padrone, il quale, venendo come fanno i vecchi passo passo, non s’era avvisto di lei. Venne Gerardo e picchiò a l’uscio, e quello aperto, entrò in casa. Aveva Paolo molto ben notata la casa e veduta Catella a la finestra, che fuor di modo gli piacque, parendogli assai bella e leggiadra, onde gli andarono per la mente molti pensieri. Si mise poi andar verso la casa del padre, la quale ritrovò chiusa e le finestre serrate, il che gli fece pensare che suo padre non era ne la terra. Tuttavia per meglio chiarirsi, domandò a certo sartore, che ivi vicino aveva la bottega, che cosa fosse d’Ambrogio Nanni. Egli gli rispose che erano molti di che non s’era visto in Esi. Ritornò Paolo a l’osteria, tuttavia volgendo per l’animo varie cose de la fanciulla veduta, e desiderando ritornar a vederla, stava in dubio se deveva andar solo o pur menar seco, che ancor aveva del padrone morto, alcuni servidori. Né guari dopo questo si stette, che Ambrogio tornando da Roma s’incontrò in Gerardo ne l’andar a casa, il quale dopo avergli detto che fosse il ben tornato gli soggiunse: — Ambrogio, tu sei venuto a tempo, ché se tu fossi stato ne la città questi di passati, penso che averemmo conchiuso il matrimonio di tua figliuola e di me, od almeno mi sarei chiarito se me la vuoi dare o no, perché io ho deliberato non voler più star in questo dubio. — Come tu vedi — rispose Ambrogio, — io giungo ora e me ne starò molti di qui senza partirmene. Noi