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246 PARTE SECONDA e poi non sapendo come far a partorire che non restasse svergognata. E pensando bene sovra i casi suoi, deliberò di scoprirsi ad un suo cugino che stava in un suo castello non molto lungi da lei. A costui dunque ella manifestò il tutto, pregandolo caramente che di lei a un tratto avendo pietà pigliasse cura de la vita e de l’onor di lei. 11 parente, uomo da bene, considerando l'errore esser già fatto e che rimedio non ci era a fare che fatto non fosse, si dispose a salvezza de l’onor de la parente e le disse: — Cugina mia, qual sia l’errore in che sei cascata, tu stessa lo sai. Egli è fatto ed altro rimedio non ci è se non che tu l’acconci con Dio, confessandoti del tuo peccato e facendone la penitenza che data ti sarà. Al rimanente 10 metterò bene con l’aiuto di Dio tal rimedio che niente se ne saperà. Tu verrai a starti meco e là partorirai. Io provederò di nutrice per la creatura che nascerà e la farò nodrire come cosa mia, e la cosa anderà di modo che nessuno risaperà i casi nostri. — Andò la donna al castello del cugino, e cosi come egli detto aveva, con effetto fece, perché, appostata al tempo del partorire una nutrice, si ben seppe fare che egli levò il parto de la cugina senza aita di persona; ed avendo ella partorito una bellissima figliuola, come sua e d’una donna che diceva aver ingravidata, la diede ad esser allattata e nodrita e la fece battezzare. E si bene andò la bisogna che né uomo né donna del mondo di cosa alcuna s’accorse. La vedova poi, mostrando alquanto esser stata indisposta, se ne tornò al suo castello. Fu nodrita la figliuola nasciuta e diligentemente allevata, la quale diveniva ogni di più bella; ed avendo circa tre anni, la donna la prese in casa, dicendo che voleva allevarla per l’amor di Dio. Cresceva la fanciulla e mirabilmente ogni di più bella si faceva, di modo che essendo di nove o dieci anni era tanto formosa ed aggraziata che la reina di Navarra, udita la fama de la bellezza di quella, la volle vedere e, trovatala molto più bella che non credeva, la domandò in dono a la gentildonna ed ebbela. La fece la reina star con le sue damigelle ed insegnarle lavorar quei lavori che le damigelle fanno. La fanciulla 11 tutto benissimo apparò e divenuta molto grande, avendo di