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236 PARTI-: SECONDA tal modo che infiniti frati e monachi, non volendo consentir a questo suo appetito, furono decapitati, e morti assai gentiluomini e baroni. Furono anco decapitati molti grandi prelati di santissima vita, ed il fatto andava di tal maniera che pochi giorni passavano che il capo a chi si fosse non si mozzasse, rimanendo quasi tutta la nobiltà d’Inghilterra estinta, essendo assai più i nobili che gli uomini di basso legnaggio perseguitati. Di tutti questi mali era generai openione che il Cremonello fosse l’incitatore, come colui che senza fine odiava la nobiltà e cercava che tutta fosse estinta, conoscendo se stesso, che di vilissimo sangue era procreato. Ma io non mi mossi a dire per volervi ora metter innanzi agli occhi le crudeltà ed omicidii che fuor di ragione in Inghilterra si fecero; ma cominciai questa novella per narrarvi ciò che al Frescobaldo de la sua cortesia usata al Cremonello avvenne. Dico adunque che in quei di che il Cremonello era padrone e governatore de l’isola, che Francesco Frescobaldo si ritrovava in Italia ove, come spesso a’ mercadanti interviene, avendo patiti molti disastri e di gran danni ne la perdita de le sue inercadanzie, restò molto povero, perciò che essendo uomo leale e da bene pagò tutti quelli a cui era debitore e non puoté ricuperar ciò che dagli altri gli era devuto. Veggendosi egli ridutto a cosi povero stato e fatto i suoi conti e benissimo calculati, trovò che in Inghilterra aveva crediti per più di quindici migliaia di ducati; onde si deliberò passar quindi e veder di ricuperar più che gli fosse possibile, e mettersi a viver il rimanente de la sua vita quietamente. Cosi con questo pensiero passò d’Italia in Francia e di Francia in Inghilterra, e si fermò in Londra, non gli sovvenendo perciò mai del beneficio che egli fatto già in Firenze aveva al Cremonello; cosa veramente degna d’un vero liberale che de le cortesie, che altrui fa, memoria mai non tiene, sculpendo in marmo quelle che riceve per pagarle ogni volta che l’occasione se gli offerisce. Attendendo adunque in Londra a negoziar i fatti suoi e caminando un giorno in una contrada, avvenne che il contestabile passava anch’egli per la strada medesima, venendo a l'incontro del Frescobaldo. Cosi subito che il contestabile lo vide e gli