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IL BANDELLO a l'eccellente dottor di medicina messer ATANASIO DEGLI ATANASI Suole la vecchiezza apportar molti e vari disagi a colui che diventa vecchio, e non solamente ne apporta, ma ella stessa, come saggiamente disse il « Comico », è una corruzione di tutte le membra del corpo, oltra che anco genera mille mali ne l’animo umano. Ma lasciamo da parte tutti gli altri disagi e tanti vizi suoi, quando il vecchio non è d’animo ben regolato e generoso e si lascia trasportar da le passioni del corpo, ché una lunga iliade se ne potrebbe comporre; e parliamo solamente del morbo de l’ambizione quando egli s’appicca in un vecchio, e massimamente se egli è stato povero e ne la vecchiezza si ritruovi aver accumulato qualche somma di danari. Il misero, che mai non si rivolge a dietro né pensa quanto abbia vivuto, riguarda solo a l’avvenire, e credendosi alora esser sul fiorir degli anni suoi, mille castella e mille chimere ne l’aria va fabricando; e come se devesse viver altro tanto quanto è visso, o si mette a fabricar superbi palagi e crede godergli lungo tempo; o vero vuol pigliar moglie ed essendo egli di sessanta anni vorrà che ella sia di quindici, e non s'accorge che se fosse messo sotto un torchio e gravissimamente premuto, che non si cavarebbe un’oncia di succo da le sue carni ; 0 vero essendo con un piede ne la fossa, vuol comperare de- gnità ed uffici, e prima che possa godergli se ne more e perde 1 danari ed insiememente la vita. Cosi il povero vecchio, essendo rimbambito, si pensa esser Solomone, di modo che a lui interviene come a l’asino che per l’orecchie lunghe che aveva, credendo che fossero duo gran corna, si tenne esser cervo, ma al saltar del fosso dando nel fondo, s’avvide pure che era asino. Ora ragionandosi di cotai vecchi insensati a la presenza di