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i88 PARTE SECONDA voi questa matina lo commetteste al barigello. — Io commisi il malanno che Dio ti dia — soggiunse il giudice. — Io non fui inteso, perché dissi che dopo che fosse stata collata costei egli vi fosse condotto, e non prima, ché non sta bene che egli senta quello che i tormentati confessano. Or via, menate questa donna in prigione al suo luogo e tornate qua recando le chiavi di questa camera, ché io vo’ essaminar Fridiano. — La donna, ridendo de la beffa che si faceva al marito, andò a la sua camera a starsi con le sue donne, e portata la chiave, il giudice fece menar Fridiano e gli disse: — Io non so se tu abbia udito ciò che tua moglie ha detto, la quale è voluta star ostinata; ma questa fune le ha fatto dir in parte la verità, e in breve spero che se una altra volta ce la farò attaccare, che ella dirà il tutto. Il tuo servidor è stato più saggio e cosi le tue massare, che senza farsi guastare hanno detto tutto ciò che sanno. Ora tu sei qui: se tu vuoi dir il vero, dillo; altrimenti questa — e mo- stravagli la fune — a tuo malgrado te lo farà dire. Io vo’ da te sapere che bandito è quello che, volendolo ne l’orto tuo pigliare i miei sergenti, tu facesti fuggire, e di pili feristi un dei miei; ché a quell’ora e in quel luogo tu non stavi armato per mondar de le castagne. Tu farai bene a dir il vero. — Fridiano che era più morto che vivo, temendo che la fune non lo stroppiasse e pensando che per esser in casa sua armato per guardar che nessuno andasse a giacersi con sua moglie non fosse d'importanza, e che aveva ferito Ferraguto per diffesa sua, disse piangendo: — Signore, io vi dirò la verità del tutto. Per Dio, non mi tormentate. Egli è il vero che credendo io che voi foste innamorato de la mia donna, parendomi aver veduti certi segni che a creder questo m’inducevano, che io con lei più volte ne feci romore e la minacciai agramente, e di più dissi che io ammazzarei lei e voi, se vi trovava in casa mia. Onde per questo dubio che io aveva e persuadendomi che per via de l’orto voi entraste in casa, sono stato molte notti a far la guardia in quel luogo. La notte poi che i vostri ci vennero, io pensando che voi foste quello che discendeva del muro, con animo d’ammazzarvi assalii colui e lo ferii, parendomi esser lecito in