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i?6 PAKTE SECONDA essendo senz-j padre e madre, assai più che a l’età fanciullesca non conveniva s’innamorò fieramente di Beatrice figliuola di Neri Malletti, picciola fanciulla, ed ella di lui medesimamente senza fine s’accese. Come Buonaccorsio tornava da scuola, a vedere e starsi con la sua Beatrice si metteva. E perché erano fanciulletti, nessuno dei parenti a la loro domestichezza metteva mente: poteva il fanciullo esser de l’età dei dodici anni e la fanciulla a pena dieci compiva. I parenti del fanciullo che di lui tutela avevano, veggendo che ne la grammatica faceva buon profitto e ch’era d’elevato ingegno, deliberarono di mandarlo a Siena ove alora gli studi civili con gran fama fiorivano, e glielo dissero, dimostrandogli che ancora che fosse d’antica e nobile schiatta e de le prime famiglie di Pisa, che nondimeno le facilità non erano molte e che era necessario che egli con le vertù s’aiutasse a mantener il grado de la sua nobiltà. Udendo questo il fanciullo e conoscendo che gli dicevano il vero, disse loro che farebbe quanto eglino gli ordinassero. Ma da l’altra parte pensando che da la sua Beatrice deveva partirsi, sentiva un meraviglioso tormento che il cor gli rodeva. Onde riduttosi con esso lei a ragionamento, gli disse la deliberazione che di lui i suoi tutori avevano fatta e il fiero dolore che sofferiva. La fanciulla, udendo questo, cominciò agramente a piangere, di maniera che piangendo anco amaramente esso fanciullo e tutti dui fanciullescamente abbracciandosi, bevevano l’un de l'altro le calde lagrime. Ora tra loro preso quell’ordine che l’età dava loro e datasi la fede di sempre amarsi, mentre che Buonaccorsio stette in Pisa, erano tutto ’1 di insieme. Aveva il fanciullo in casa un fattore al quale, avendone già fatta consapevole Beatrice, lasciò l’ordine che le lettere che da Siena scriverebbe egli, a Beatrice per via d’una sua povera vicina mandasse, e le ricevute da lei gli inviasse a Siena. Venuto il tempo del partire, andò Buonaccorsio a Siena ove, prima che a Pisa tornasse, fu dai tutori tre anni continovi ritenuto. Egli di continovo aveva in memoria la sua Beatrice e spesso le scriveva, ed ella medesimamente che Buonaccorsio amava, quando poteva gli mandava qualche lettera, ed instigata d’amore aveva assai bene apparato a scrivere.