di misura desiderata come s’è ottenuta viene in fastidio, la povera e meschina donna non dopo molto — o che il lazaroso non riuscisse cosí valente come ella imaginato s’aveva, o che pur le venisse orrore d’essersi mischiata con un ammorbato di morbo tanto contagioso, la cui conversazione tutto il mondo aborre e fugge, né si permette che possano abitar ne le terre ma stiano separati da tutti, — dubitando aver presa quella fetida ed abominevol infermitá, si ritrovò la piú mal contenta donna del mondo; e non sapendo come fare viveva tanto di mala voglia che di dolore si credeva morire. Era il marito di lei, in quel tempo ch’ella aveva con il lazaroso praticato, stato lontano da Rovano per suoi affari. Ella non sapendo dove dar del capo, poi che cose assai ebbe pensato sovra questo suo enorme eccesso che fatto aveva, a la fine si deliberò manifestar il fatto come stava al marito. Veramente se fu animosa e temeraria a commetter cosí vituperoso adulterio, non fu minor l’audacia a volersi da se stessa accusar al marito. E forse che gli voleva dire che aveva donato via una botte di vino o dato per elemosina un sacco di pane o di fave o simili cose? Ella voleva pur fargli intender una di quelle cose de le quali nessun marito, se ha sale in zucca, non può udir la peggiore e per la quale molte cittá e ancor provincie son andate sossopra. Ora tornato che fu il marito a Rovano, essendo la notte nel letto con la moglie e volendo egli con lei, per esser stato fuori alquanti giorni, prendersi piacere, ella fatto buon animo, avendo di giá determinato ciò che intendeva di fare, gli disse: — Marito mio caro, rimanetevi un poco ed ascoltate quanto io vo’ dirvi. — E quivi amaramente piangendo gli disse come vinta da l’appetito che sforzata l’aveva, s’era posta a giacersi carnalmente con un leproso. E con molte parole mischiate con grandissimi singhiozzi e calde lagrime gli chiedeva perdono, affermandoli che si sentiva morire se cotal follia non faceva. Per questo dubitando non esser infetta di quel pestifero morbo, non voleva che egli seco si congiungesse. Ora vedete se il manigoldo de l’Amore aveva concio il povero uomo, se la donna gli aveva messo le brache in capo; ché secondo che un altro