l’inferma, a cui Gandino narrò come aveva scritti i peccati de la
moglie. E questo bel fioretto di velluto, anzi pure di finissimo
broccato riccio sovra riccio, diceva egli con si allegro viso come
se dicesse aver acquistato l’imperio de l’Oriente e ricuperato la
Terra santa. La donna conoscendo chiaramente l’umor del marito sino a l’ultima differenza, quello di modo acconciò e si gli
avviluppò il cervello che si fece la strada ai suoi piaceri tanto
larga quanto le piacque. E perché ella amava il suo maestro del
liuto, fece di modo che Gandino avendo gelosia di molti altri in
casa, a cotestui non poneva mente. Onde quando rincresceva
loro il sonar del liuto, si mettevano a giocar a toccadiglio o a
sbaraglino e giocavano a basciarsi amorosamente, come piú volte
furono veduti da chi vi metteva l’occhio. Ma torniamo al nostro
Gandino, il quale, se dovunque dimora si facesse una publica
grida che il piú savio e scaltrito che quindi si trovasse se ne
partisse, egli subito sarebbe il primo a sgombrare il paese, e
nondimeno ragionevolmente voi potete per le cose udite far giudicio
quanto egli sia matto spacciato. Veramente altro di lui
non si può dire se non che in effetto abbia perduto il cervello,
se pensava che sua moglie volendosi far scuotere il pelliccione
gli averia chiesta licenza. Ella a punto, che ha piú vizi ch’una
mula spagnuola restia e che farebbe la salsa al diavolo, gli
averebbe manifestati i suoi amori e che colui scherzava seco di
mano e di lingua, avendo giá sentito come egli a modo veruno
non voleva sofferire che alcuno le toccasse sotto panni la carne
ignuda! Credetemi che ella non era punto né sciocca né melensa, ma che sapeva benissimo il fatto suo, ed era molto piú
accorta ed avveduta che lui e laverebbe mille volte il giorno
venduto in ogni mercato. Era ben egli goffo ed accecato da dovere, con un cervello il piú sgarbato del mondo e senza intelletto veruno, persuadendosi di saper i segreti de le donne che
elle a pena sanno. E certamente questo errore fu pur troppo
grande che egli fece di scriver i peccati de la moglie e persuadersi di saperli. Ma che si può dire del sagramento che egli le
diede a giurare? Codesto fallo non si emenderebbe con emenda
che imaginar da uomo si possa, né tal macchia si lavarebbe con