voluto farsi benevole il signor Gianfrancesco, teneva pur detto
per casa che la sua moglie era l’innamorata d’esso signore; ma
il giovinetto punto non se ne curava. Avvenne poi che la signora
Clarice con la maggior parte de la sua famiglia andò a Milano,
dove per alcuni suoi affari dimorò circa sei mesi. Chi volesse mò
narrar le pazzie che Gandino fece per il camino, e i romori che
per gelosia ebbe con questi e con quelli, e quante volte disse che
a modo nessuno non voleva piú stare in quella casa, perciò che
egli e sua moglie non erano onorati come era il devere e meritavano, sarebbe un cantar d’Orlando. Ma se una volta la signora
gli avesse dato licenza di casa, egli sarebbe rimaso con un gran
palmo di naso, ché altrove non averebbe trovata la torta cosi
grassa come aveva in quella casa, ove era troppo riccamente salariato ed aveva ricevuta una dote di molto piú prezzo che a
lui e a la moglie non si conveniva. E nondimeno avendo ricevuti tanti benefici, non si vergognava mormorare de la padrona,
e massimamente con forestieri che non lo conoscevano. Del che
10 ne posso far ferma fede, avendolo io sentito lamentarsi e dir
male de la signora e di tutti di casa. Sapete che si costuma
quando si cavalca ove siano donzelle, che gli uomini volentieri
s’accostano a le donne, e quanto piú son giovanette e belle piú
di grado le corteggiano e volentieri scherzano con loro. Cosi
veder si saria potuto, cavalcando la signora Clarice, che le damigelle sempre erano accompagnate, eccetto che la Zanina, con
la quale di rado si vedeva persona se non il barbiero che mai
non se le moveva da lato; e credesi che ella avesse dato ad intender al marito che nessuno le faceva servigio se non colui,
di modo che il buon castrone non ci poneva mente, e tanto meno
gli guardava che da principio fu openione che il barbiero avesse
11 core ad un’altra donzella che era assai bella fanciulletta. Ser
Gandino ne faceva i maggior romori del mondo, e tutto il di
riportava a la padrona che quella era morta dietro al barbiero
e che erano troppo domestichi insieme, e piú volte anco con il
garzonaccio ne gridò assai volte. Queste parole venivano tutte da
la sua moglie la quale, perché amava il barbiero, temeva che la
compagna che era di lei assai piú bella, piú giovane e piú gentile,