Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
362 PARTE SECONDA guiderdone che eternamente gliene dorrebbe. Ultimamente gli disse: — Va’ e di’ a chi ti manda che più noia non mi dia, e che d’altra donna si procacci, perciò che io non sono tale, quale egli forse ha pensato. Io la Dio mercé ho un buon marito, e a quello intendo, come si de’, servar la fede; si che né tu più mi porterai lettere né egli più mi scriverà. — Con questa risposta ritornò il messo al giovine e il tutto puntalmente gli narrò. Ma perché ciascun animo gentile quanto più vede difficultà in una impresa più gagliardamente vi si mette, il giovine per questo non senti punto intepidir le sue fiamme né da^ l’amorosa impresa si ritrasse, anzi più s'inanimò, per altre vie tentò l’animo de la donna. Egli puoté mandar messi, scrivere e riscrivere, pregare, supplicare e far quanto gli piacque; nondimeno da lei risposta buona non ebbe già mai, il che gli era di grandissimo ed infinito dispiacer cagione. Ora amando costui di questo modo e passando un giorno per la contrada a piede, ritrovò la donna che tutta sola era in porta, e facendo buon animo, le fece riverenza e la salutò. La donna gli rese le debite salutazioni molto cortesemente. Il giovine si fermò seco a parlare ed entrò su l’istoria del suo amore. Fu pazientemente ascoltato, e per risposta la donna gli disse: — Signore, io vi ringrazio de l’amore che dite portarmi e ve ne resto con obligo. Ma io sono debitrice ad amar più il marito e I’onor mio che cosa che al mondo sia, e questo per sempre abbiate per detto. Io averò ben cara l’amicizia vostra e potrete sempre che vorrete, parlarmi; ma non mi parlate d’amore. Altrimenti facendo, io non vi darò udienza, e se più messo mi mandarete, io non ne udirò nessuno né più vostre lettere riceverò. E più di questo non si parli. — L’amante tutto sconsolato si parti e andava pur tra sé cose assai pensando sovra questo suo amore. A la fine — egli punto non era melenso né teneva de l’ambrosiano, ma era avvisto e scaltrito — veggendo la durezza di costei che era giovane e fresca, s’imaginò che una di due cose bisognava che fosse, cioè che ella fosse di quelle donne rarissime che degli abbracciamenti dei mariti si contentano, il che non poteva credere perciò che il marito di lei era un poco attempato e malsano, o veramente