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332 PARTE SECONDA vanno fuori per pretori, capitani, camerlinghi. castellani, proveditori o per altro magistrato, conducono seco qualche povero compagno e lo faranno far contestabile di qualche porta de la città, provigionato in castello e simili ufficetti. Il candiotto sperando d'aver in vita una di queste provigioni, cominciò — ed altro tanto fece la madre — a persuader a la figliuola che volesse con qualche bel modo distorsi da la pratica del frate, perciò che v'era un gentiluomo di Vinegia giovine e molto ricco che le voleva tutto il suo bene. Cassandra che gran desiderio aveva di cangiar pasto, rispose loro che farebbe tutto ciò che volessero. La fante che senti questa pratica, per meglio a la giornata intender come il fatto anderebbe, mostrò anch’ella di dire che era ben fatto e che dal frate poco più si poteva sperare; di modo che da lei in conto alcuno non si guardavano. Ella il tutto al frate che in quei di era alquanto infermo, disse; il che egli intendendo la ringraziò pur assai, ed empitele le mani di moneta, la pregò a star avvista e che non perderebbe le sue fatiche avvisandolo del tutto. Il male del frate, che non usciva di casa, fu cagione che il gentiluomo alcune notti si giacque con Cassandra, ed anco v’andò di giorno parecchie volte, ed altro da lei non ricercava se non che per l’avvenire ella desse licenza al frate. Ella promise di trovar occasione di far questo. Ora essendo frate Francesco — ché cosi egli aveva nome — sanato del suo male, di primo volo uscendo di casa andò a trovar Cassandra, ed ancor che sapesse tutto ciò che ella fatto aveva, non ne fece dimostrazione alcuna e seco amorosamente una volta prendendo piacere, a casa poi se ne ritornò. Il veneziano che ciò seppe, entrò in gelosia che il frate avendo ripresa la possessione dei suoi beni antichi, non perseverasse in mantenerla come prima; onde deliberò, consigliatosi con un suo compagno, d’ammazzar esso frate e levarsi questo sospetto dinanzi agli occhi. E per meglio coglierlo a la rete, apri il suo concetto a Cassandra, volendo che ella il tenesse seco una notte, e quando dormiva ammazzarlo. Cassandra disse di farlo, ma che egli bene avvertisse che il frate chiavava le porte e teneva le chiavi sotto il capezzale. — Per questo non si resterà — disse il veneziano; — io verrò per la