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290 FARTE FRIMA vederete, a ciò che parendovi le mie annotazioni degne di considerazione vi possiate pensar suso e cangiar ciò che vi parrà. Ora essendomi venuta a le mani una de le mie novelle che altre volte io scrissi, quella ho voluto al vostro nome intitolare e donarvela. Ella fu da messer Francesco Polizzo da Medole recitata a la presenza del magnanimo eroe il signor Federigo Gonzaga di Bozzolo, essendo io a Bozzolo alloggiato con il detto signore. State sano. NOVELLA LIX Uno divenuto geloso de la moglie credendo quella con l’adultero ammazzare, ima sua figliuolina uccide. L’essersi parlato de le pazzie che ogni giorno fa quel nostro amico, m'ha fatto venir voglia di narrarvi un pietoso accidente che questi di in Mantova avvenne ad uno che in vero deveva esser geloso, dandogliene la moglie cagione, ma non seppe bene la sua gelosia con ragion governare. È la gelosia un male o sia vizio meritamente biasimevole molto, e che deverebbe ciascuno che abbia sai in zucca di continovo fuggire. Quando il marito s’accorge che la sua donna ad altrui di sé fa copia, non deve alora ingelosirsi, essendo certo de la vergogna che gli è fatta, ma deve ai casi suoi secondo l’occasioni prò vedere. E se non è certo de la vergogna ma resta in dubio per qualche segno che veda, apra ben gli occhi e metta mente a ciò che si fa, provedendo ove conosce esser il bisogno, e a modo veruno non apra il petto a! gelato e pestifero morbo de la gelosia, perciò che ove ella alberga e sparge i veleni suoi, adombra anzi del tutto acceca gli occhi de l'ingelosito, di modo che il povero uomo non farà mai cosa che buona né lodevole sia e le cose sue farà tutte fuor di tempo, come avvenne a un nostro giovine mantovano. Non è adunque, per dirvi come la cosa fu, molto che in Mantova un artefice si trovò aver una figliuola di quindeci anni, assai più avvenente e fuor di modo bella che a la sua bassa condizione non si conveniva, non si trovando alora figliuola nessuna di gentildonna che di bellezze l’agguagliasse. Piacque ella sommamente a un signore