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246 PAKTE PRIMA incontro mostrandogli un buon viso, e comandò che se gli portasse da far colazione. E fatto recar ciò che era bisogno, pose in faccende tutti quelli di casa, eccetto una vecchia di cui si fidava, di modo che nessun’altra v’era. Egli che buona pezza de la notte caminato aveva ed era in appetito, mangiava gagliardamente. Madonna Cornelia che anco ella averebbe voluto cibarsi, per non perder l’oportunità entrò con Antonello in ragionamento e di varie cose de la villa gli domandò, e tra l’altre se era innamorato. A questo egli sogghignando rispose: — Madonna, o come avete voi buon tempo! Voi l’avete mò buono. — E perché? — soggiunse la donna. — Ma che risposta è questa che tu mi dai? Ella è pur fuor di proposito: che ha a fare il mio buon tempo col tuo amore? — Al corpo di san Perpisto! — disse alora egli — le nostre garzone, poi che questi gentiluomini di Pavia e i nostri vicini da Caselli v’ hanno posto il naso dentro, vi so dir che sono diventate superbe e non vogliono più veder noi altri. Elle amano gli innamorati ben vestiti e ricchi che loro da la città rechino ora alcuna bella frangia da metter al grembiale, ora cuffie vergate di seta, ora nastri di vari colori ed ora una cosa e dimane un'altra. Vogliono anco ben sovente degli ambruogini, dei grossetti, de le brustie e di simili danari, e senza il pegno in mano non ci prestarebbero... m’intendete bene. Ed io che sono un povero fante, figliuolo di famiglia, che diavolo volete voi che io doni loro e rechi da la città? Se io non ci do il mio... che non vo' dire, non so che darle. Più tosto faria per me a trovare chi mi desse del suo pigliando ciò che del mio le posso dare; — e tuttavia dicendo queste pappolate rideva. — Or dimmi — disse la donna, — se tu trovassi chi del suo ti donasse, tu a l'incontro che cosa gli daresti? — Madonna — rispose il contadino forte ridendo a la villanesca, — io le darei... e basta. Voi m’intendete pure. Al corpo del pisciasangue, che io si bene la contentarci del fatto mio che ella per un altro non mi baratteria. Io vi so dire che faccio di bello quando vi mi metto, e che non mi stracco cosi di leggero. — E che faresti tu in mill'anni — disse la donna, — che tanto sei bravo di parole e mi pare cosi mézzo... non so