di quanto voleva che facesse. Il santo uomo, udita la volontá del duca, se n’andò di lungo a la casa del Porcellio. Quivi arrivato e detto a la donna come per commessione del prencipe era venuto per visitare e confessar il Porcellio, fu da lei con grandissima riverenza ricevuto. La quale, poi che l’ebbe fatto sedere, cominciò a pienamente informarlo de la malvagitá de la vita del marito, pregandolo con le lagrime sugli occhi che si volesse affaticar per far che il marito s’emendasse. Il santo frate, stringendosi ne le spalle, si ritrovò assai di mala voglia, e disse che per non mancar del debito suo farebbe ogni cosa che a lui fosse possibile. Bramoso adunque di guadagnare un’anima che, secondo che la moglie diceva, era ne le mani del diavolo, entrò ne la camera del Porcellio e disse: — La pace d’Iddio sia a questa casa e a tutti quelli che vi stanno. — Cosí dicendo, s’accostò al letto e dolcemente salutò il Porcellio, il quale fe’ vista di veder assai volentieri il frate. Quivi entrati in vari ragionamenti, il santo frate gli fece intender come l’eccellentissimo signor duca lo mandava e la cagione perché. Dopoi gli disse molte buone parole essortandolo destramente a confessarsi, perché ogni ora che a lui fosse comoda egli era presto a udirlo. Il Porcellio, dopo che ebbe ringraziato de l’umanitá il duca e il frate de la fatica, disse che alora si confessarebbe. Usciti adunque tutti de la camera, cominciò il santo frate con sommissima diligenza a far l’ufficio suo. E, venendo ai peccati de la carne, modestamente il domandò se mai aveva peccato contra natura. A questa interrogazione il Porcellio in sé raccolto cominciò con ammirazione fisamente a riguardar il frate, e quasi come se mezzo scandalizzato fosse: — Messere, — disse — voi mi domandate pur la strana cosa. Che parlate voi? Io non peccai contra natura a la vita mia giá mai. — Il santo sacerdote, vergognandosi d’avergli tal richiesta fatto, passò a l’altre cose, e usata ogni diligenza che seppe perché l’infermo perfettamente si confessasse, poi che vide che il Porcellio non aveva altro che dire, gli diede quella penitenza che gli parve e l’assolse, imaginandosi che la buona moglie fosse in grande errore. Assolto che l’ebbe e fattogli una santa essortazione, volendo partire,