a Cornovaglia, e la tua nave passi per Corneto. — Venuto il giorno e stando ella nel letto, si fece chiamar il famiglio, e gli ordinò un manicaretto appropriato e conveniente al flusso del corpo. Voleva Angravalle o almeno diceva di farle venire il medico; ma ella non volle, dicendo non voler che il corpo se le stringesse, perché ella si purgava e sapeva che per questo riceverebbe gran profitto e beneficio di sanitá. Cosí tutto il di se ne stette nel letto, ed alcuna volta levandosi faceva vista come l’altre volte d’andar al necessario e votare il ventre. Ora Niceno, secondo l’ordine che avuto da la donna aveva, come furono tre ore di notte, a la casa del marito de la sua donna si trasferí, e in quella per via d’un giardino entrò. La casa era molto grande, con bellissimo cortile e verroni ed altane, come in Napoli s’usa. Era anco copiosa di sale e di camere di sotto e di sopra, e in quella altri non albergavano che Angravalle. Bindoccia, la mutola ed il famiglio, il quale, perché dei cavalli aveva cura, dormiva ne le stalle che erano assai discoste da la casa. Il perché Niceno, che tutti i luoghi de la casa ottimamente sapeva, senza punto esser veduto o sentito, dove volle a suo bell’agio n’andò. La donna, quando tempo le parve, levò suso, ed a la camera del destro, lamentandosi di mal di ventre, ne venne. Quivi, secondo l’ordine da lei avuto, se ne stava Niceno ascoso, con allegro core attendendo la venuta de la bella donna, a la quale come giunta la senti, cosí a l’incontro tutto gioioso se le fece, e quella affettuosamente in braccio ricevuta, disse: — Ben venga l’anima mia. — Madonna Bindoccia senza altramente rispondergli, abbracciò e basciò lui molto amorosamente, e gli fece accoglienze grandissime. Ma perché avevano di tempo alquanto carestia, egli recatosela in braccio la portò suso un lettuccio che in camera era, e con estrema gioia ed inestimabil diletto di tutte due le parti corsero tre fiate senza partirsi la posta. Fatto questo, ritornò Bindoccia in camera e posesi nel letto, non troppo perciò accostandosi al marito, per tema ch’aveva di non dar ne le novelle corna che in capo di quello cominciavano a nascere. Né guari stette che, sotto il pretesto d’aver flusso, frettolosamente al suo