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novella iv 61

del conte non fece altro movimento. Si publicò adunque il matrimonio e si fecero le nozze con tristo augurio, per quello che seguí. E parve bene esser vero il proverbio che volgarmente fra noi si dice, che « chi si piglia d’amore, di rabbia si lascia », perciò che non stettero molto insieme che nacque una discordia tra loro la più fiera del mondo, di modo, che che se ne fosse cagione, ella se ne fuggí dal marito furtivamente e in Pavia si ridusse, ove condusse una buona ed agiata casa, menando una vita troppo libera e poco onesta. Era in quei giorni al servigio de l’imperadore Ardizzino Valperga conte di Masino, col signor Carlo suo fratello. E per sorte trovandosi Ardizzino in Pavia e veggendo costei, se ne innamorò e tutto il dí le stava in casa, facendole il servidore e usando ogni arte per venir a l'intento suo. E quantunque fosse un poco zoppo d’un piede, era nondimeno giovine assai bello e molto gentile, di modo che in pochi giorni venne de la donna possessore, e piú d’un anno si diede il meglior tempo del mondo seco, cosí manifestamente, che non solamente ne la città di Pavia, ma per tutta la contrada se ne tenevano canzoni. Avvenne che il signor Roberto Sanseverino conte di Gaiazzo, giovine de la persona valente e gentilissimo, capitò a Pavia, al quale la signora Bianca Maria gettati gli occhi a dosso, e giudicatolo meglior e più gagliardo macinatore che non era il suo amante, del quale forse ella si trovava sazia, deliberò procacciarselo per nuovo amante. Onde cominciando a far mal viso al signor Ardizzino e non le volendo dar più adito di ritrovarsi seco, vennero insieme a qualche triste parole. La giovane, piú baldanzosa che non si conveniva e non pensando ciò che seco aveva fatto, cominciò a dirgli villania, non solamente chiamandolo zoppo sciancato, ma dicendogli molte altre vituperose parole. Egli, che mal volentieri portava in groppa, allargato il freno a la sua còlera, le diede più volte de la putta sfacciata per la testa e de la bagascia e de la villana, di modo che dove era stato grandissimo amore vi nacque ne l’una parte e ne l’altra un fierissimo odio. Partí da Pavia il signor Ardizzino, e in ogni luogo ove accadeva che de la signora Bianca Maria si ragionasse, ne diceva tutti quei