e andò a Roma, ove sapendo Pompeio che qualche mese egli starebbe, l’istesso di che quello se n’andò, egli finse d’esser infermo, e fece per la città divolgar che la sua infermità era gravissima. Onde alcuni giorni chiuso in camera dimorò, avendo un solenne medico a la cura sua, che tanto faceva quanto voleva Pompeio. Aveva anche de l’animo suo instrutta madonna Barbara sua sorella. Questa un di invitò madonna Eleonora a desinar seco, la qual di grado accettò l’invito, perchè tra loro era gran domestichezza. Mentre desinavano e del mal di Pompeio ragionavano, venne un servidore e a madonna Barbara disse: — Signora, egli è in quest’ora venuto a vostro fratello un strano accidente, e ha perduta la favella. — Oimè, — rispose ella, — fa metter in ordine la carretta; — e confortandola madonna Eleonora e offerendosi andar seco, lasciate le donzelle in casa a desinare, elle montarono amendue in carretta, e calate l’antiporte de la carretta, se n’andarono di lungo a casa di Pompeio. Egli era nel letto in una camera molto oscura. Arrivarono in camera le due donne e accostatesi al letto gli disse la sorella: — Fratello, fa buon animo; ecco qui madonna Eleonora, ch’è venuta a visitarti. — Egli con debolissima voce dicendo alcune parolucce che non s’intendevano, mostrava star malissimo. I servidori, che ammaestrati erano, lasciarono le due donne col padrone; madonna Barbara, mostrando di far non so che, se n’uscí scaltritamente di camera e serrò l’uscio. Come lo scaltrito giovine s’accorse di aver in preda la sua crudel innamorata, saltò del letto e gettatole le braccia al collo, le disse: — Voi sète mia prigioniera. — Voleva ella uscirgli di mano, ma indarno si scuoteva. Egli, tenendola ferma, aperse una finestra. Piangeva la donna conoscendo che il gridare non le valeva, e fieramente di madonna Barbara si lamentava, nomandola disleale e traditora. Il giovine con amorevol parole la confortava a la meglio che poteva, dicendole che mettesse l’animo in pace perciò che egli era disposto giacersi seco amorosamente, e che mai da le mani sue non uscirebbe fin ch’egli non avesse avuto il suo intento e che vendicato non si fosse de la fiera e spaventevol beffa che ella fatta contra ogni convenevolezza gli aveva.