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novella iii 45

con tanta venustá e grazia il tutto faceva, ch’ogni cosa, ogn’atto, ogni cenno e ogni movimento pareva in lei accrescesse un certo non so che, con sí bell’aria, che ella in tutta Lombardia era senza pari. Erano stati alcuni che, non conoscendo intieramente la qualitá de la donna, s'erano messi a corteggiarla e far seco a l’amore, i quali ella, poi che di dolci sguardi aveva un tempo pasciuti, or con una or con un’altra beffa in modo se gli levava d’intorno, che gli incauti amanti restavano miseramente scherniti. E ancor ch'ella fosse, com’io v'ho divisato, spiacevole, nondimeno le piaceva d’esser vagheggiata, e spesso per meglio adescar gli amanti fingeva voler il giambo ed esser di questo o di quello accesa, ma in fine, come il grillo in capo le montava, pareva che nessuno conosciuto avesse giá mai. Ora avvenne che un ricco giovine e nobilissimo di quella cittá, ancor che udito avesse narrar le beffe da la donna a molti fatte e intese le condizioni di quella, veggendola cosí bella e leggiadra, e ogni dí pensando piú che non si conveniva a lei e a le bellezze che le parevano angeliche e non mortali, sí fieramente si trovò di quella innamorato, che ad altro non poteva rivolger l’animo e i suoi pensieri, e conobbe che piú era in poter d’altrui che di se stesso. E cosí varie cose di questo suo nuovo amore per la mente rivolgendo, e a le condizioni di quella, che gli erano state dette, pensando, or lieto e or tristo divenendo, secondo che sperava e disperava, deliberò per ogni via che a lui fosse possibile acquistar l’amor di lei. Onde si messe a passar spesso per la contrada ov'ella albergava, e tutto il dí veggendola su la porta se le inchinava molto affettuosamente, e alora fermandosi o a piedi od a cavallo secondo che si trovava, si metteva a ragionar con lei. E ben che non fosse ardito di scoprirsele con parole, gli occhi tuttavia e i focosi sospiri parlavano per lui. Ella che avveduta e maliziosa era, e d’esser vagheggiata non mezzanamente si dilettava, e quel che era o forse piú si stimava, con la coda de l’occhiolino alcuna volta il guardava e s’ingegnava a poco a poco di mostrargli che di lui gl’increscesse. Aveva il giovine una sua sorella, la qual abitava appresso a la casa di questa sua innamorata. E