da gentiluomini e cortigiani visitato, andammo a visitarlo di
brigata messer Francesco Tritapali segretario del signore, il gentilissimo e da bene messer Gian Giacomo Calandra castellano di
Mantova, e il nostro messer Benedetto Capilupo segretario di
madama ed io. Ove ragionando di varie cose, come si costuma
a le visitazioni degli infermi, venne anco in quel tempo quello
di cui si parla, il quale, forse avendo mal dormito la precedente
notte o che altro se ne fosse cagione, non faceva tuttavia se non
forte sbadigliare, ed ogni volta si faceva in bocca quattro e sei
segni de la santa croce. Mario, veggendo questo, al pecorone
rivolto disse: — Che vuol dire, monsignor, cotesto segno? hai
forse paura che il diavolo, che tante volte per l’uscio di dietro
è entrato in casa tua, esca per la porta dinanzi? Metti giú questo
timore, perciò che egli non farebbe mai altra via che la sua consueta. — Se vi fu che ridere, pensatelo. Cominciarono tutti ridendo a dargli la caccia e proverbiarlo, ma egli di tutti si burlava e mostrava non sentir gli acuti morsi che il trafiggevano fin
su ’l vivo. E perché, come giá di lui scrisse il satirico messer
Agostino Coppo, esso arcifanfalo è temerario, presuntuoso e sfacciato, e a Roma era giocolare de la corte assai scioccamente,
non si curando di cosa che si dicesse a suo vituperio, entrò in
altri ragionamenti. — In questo fini messer Alessandro, quando
il valoroso messer Benedetto Mondolfo sorridendo disse: — Veramente egli fu tempo che io mi meravigliai molto d’alcune cose che
a Roma udii dir di questo omaccione, essendo io lá col signor duca
d’Urbino. Ma ora questi signori, che di lui hanno detto ciò che
tutti inteso avete, mi levano la meraviglia e mi fanno credere che
ciò che a Roma io pensava esser detto per malevolenza fosse detto
per veritá. Vi dirò adunque ciò che io ne udii dopo il ritorno del
papa da la Mirandola. Sapete tutti che Giulio li sommo pontefice
venne a la Mirandola quell’anno che fu il freddo tanto grande ed intenso che tutti i fiumi di Lombardia durissimamente congelarono,
e tra gli altri si forte il Po si agghiacciò che fu in mille luoghi
a piè, a cavallo ed in carretta passato. E mi ricordo che madama qui di Mantova lo passò per iscontro a Borgoforte due
volte in carretta, essendo io venuto a fare che di Mantovana si