allumato un buon fuoco e Cornelio lavatesi le mani ed il viso, che erano in parte da la caligine tinti, e cacciato via il freddo che nel camino preso aveva, a lato a la sua donna in letto si corcò di modo che colse il frutto del suo fervente amore, più volte con la donna de le occorse disaventure ridendo. La matina a buon’ora fece la donna andar l’amante in un camerino, ove egli commodamente di tutto quello che gli bisognava era da la donzella servito, e la madonna a suo agio quando voleva v’andava. Poi mandato per i suoi parenti, diede ordine a la liberazione del marito, narrando loro tutto il successo com’era seguito. Ma la cosa andò più in lungo di quello che si credevano, con ciò sia cosa che fu bisogno mandar a Novara un notaio de la corte per essaminar testimoni, e cosi anco a la villa ove avevano cenato per provare quanto il padrone de la casa con i suoi diceva, di modo che ci corse lo spazio di sei giorni prima che uscissero di prigionia. Ed in questo mezzo Cornelio tenne compagnia tutte le notti a la sua donna, a ciò che non dormisse sola e la fantasma forse le desse noia. Sapendo poi ella che il marito deveva venir a casa il di, quella matina a buon’ora dopo mille abbracciamenti mise l’amante fuor di casa, ed egli andò di lungo a l'albergo. Dopo desinare mascherato andò a far riverenza al signor Alessandro Bentivoglio e a la signora sua consorte la signora Ippolita Sforza, ove stando con loro a ragionamento vennero alcuni gentiluomini, tra i quali uno ci fu che disse come in quell’ora medesima Momboiero era stato con la guardia a casa di Cornelio, avendo inteso che era partito da Mantova e venuto in Milano, e che la madre di Cornelio gli aveva mostro tutti i luoghi de la casa. Sentendo questo, Cornelio prese licenza dal signor Alessandro e da la signora Ippolita e a l’albergo se ne tornò, deliberando non star più in quei perigli. Onde, la notte montato a cavallo se n’andò a la volta di Bergamo e Brescia ed indi a Mantova, non volendo più far il viaggio che prima fatto aveva per dubbio di non incontrar i mali spiriti per camino.