da giusta ira e ragionevole sdegno mosso, a la giovane con fiero
sembiante disse: — Io veggio bene che mi converrá metter le
mani in pasta e far de le cose che io non vorrei. Pertanto intendimi, Ginevra, e metti mente a quanto ti dico. O tu perdona
al cavaliero che mai non ti offese e rendeli la grazia tua che
egli in mille maniere ha meritata, o aspetta che io contra te e
questi tuoi incrudelisca e ti faccia a mal tuo grado far quello
che tu da te stessa deveresti giá aver fatto, ché giuro a Dio mai
non fu donna a par di te ingrata e crudele. Pensi tu se egli,
come tu credi, per dispregio tuo avesse il maledetto sparviero
in dono accettato e la figliuola del signor Ferrando piú di te
amata, che avesse lo sparviero ucciso e fosse venuto a starsi in
questo luogo deserto e vivere come fanno le fiere tra caverne
selvagge? Chi gli vietava prender colei per moglie e seco gioiosamente vivere, se egli avesse voluto? E forse ti staria bene che
egli come meriti ti sprezzasse e ti desse mangiar a’ lupi e si
procacciasse d’altra amante, e farti lamentar da dovero. Ben si
puote egli, se il troppo amor che ti porta non l’accecasse e lo
lasciasse scerner il vero, giustamente di te querelare e ramaricar
amaramente, anzi ti deverebbe odiare come mortale e fiera
nemica ed in tutto sprezzarti, pensando che da te senza cagione
sia stato si villanamente abbandonato. E forse, per Dio, che tu
avevi eletto giovine a par di lui ricco, bello, vertuoso e nobile?
O bella scielta che fatta avevi tra tanto numero di gentiluomini
in quelle nostre contrade! Tu t’eri pur attaccata al tuo peggiore
amando un biscaglino che era senza roba, vantatore, e che mai
non diceva veritá se in fallo non la proferiva. Io credo che ti menava in Biscaglia per farti guardar le capre, ché ben si sa ciò che
egli possede, ché se stesse a casa e tenesse un paggio seco non
averebbe da viver per sei mesi. Ma tu dirai forse: — lo son ricca
e ho tanta roba che da par mia potrei onoratamente vivere. — Ricordati che tua madre è fresca donna e può lungamente vivere,
e mentre che vive che ella è padrona del tutto, e se avessi preso
il biscaglino per marito mai non ti averia voluto vedere, e in
questo mezzo non so come saresti vissuta, ed averesti avuta
invidia a’ morti. Io so bene se don Diego si lasciasse da me