certo segno che sommamente il cavaliero l’amava. Del che ella
se ne ritrovò contentissima e disse quasi con tremante voce:
— Signor don Diego, io son tutta vostra. — Preso adunque a
la meglio che puoté da tutti congedo, montò con i suoi a cavallo
e a la madre se ne ritornò, a la quale disse le grate accoglienze
e il grand’onore che aveva ricevuto. Era tra queste due vedove
antica amicizia di modo che assai sovente si solevano visitare
e mangiar l’una a casa de l’altra. Onde don Diego, intendendo
questo da la madre, ordinò di far una festa e farvi invitare
Ginevra la bionda con la madre, e cosí fu fatto. La festa fu bellissima e piacevole d’apparato di suoni e d’onorevoli e belle
donne. E ballando alcune danze il cavaliero con Ginevra la bionda
e a poco a poco seco venendo domestico, le cominciò con accomodate parole il suo amore e la passione che lei amando sofferiva a discoprire. Ella, ben che volesse star alquanto ritrosetta,
noi puoté perciò fare. Onde il cavaliero s’accorse molto
agevolmente che ella di lui non meno ardeva. Dopo il danzare
si fecero alcuni giuochi, e non lasciò il cavaliero cosa che potesse dar piacere a la brigata onorando quanto piú poteva
Ginevra la bionda e la madre di lei. Cercando adunque i dui
amanti mitigar le fiamme ne le quali l’uno per l’altro ardeva,
piú l’accrescevano bevendo l’uno de l’altro con la vista l’amoroso veleno. Avvenne poi che, il giovine continuando questa
pratica e spesso a casa de la sua amante andando e quella a
casa sua invitando, che le due madri s’avvidero di questo amore,
né punto spiacque loro questa pratica, con ciò sia cosa che la
madre del cavaliero volentieri averebbe presa Ginevra la bionda
per nora e l’altra vedova non men volentieri averebbe voluto
don Diego per genero. Ma come spesso accader suole che
certi rispetti che hanno le persone guastano mille bei disegni,
nessuna voleva esser la prima a metter la cosa a campo. Era
a queste castella vicina l’abitazione d’un ricco cavaliero molto
di don Diego amico, al quale fu piú volte don Diego per palesar questo amore e chiedergli conseglio, e nondimeno dubitando offender la sua amante si ristette. Era giá tanto cresciuta la domestichezza tra i dui amanti, che quasi ogni dí