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novella xxiii 321

dimostrava ed era picciolo della persona. Egli era poi tanto avveduto e scaltrito e si pronto ed audace a le preposte e risposte, e con si fermo viso negava una manifesta veritá, che averebbe fatta la salsa a Satanasso. Costui instrusse a pieno Bandelchil di quanto voleva che facesse e diedeli l’amorosa lettera. Soleva l’amante andar ogni di per la terra a diporto ora a piede ed ora a cavallo e passar di continuo dinanzi la casa de la sua innamorata, che per non esser in una contrada publica, non poteva dar di sé sospetto. Cavalcando adunque un giorno di brigata con alcuni altri, lo scaltrito paggio, caminando lungo il muro de la casa di Aloinda, come fu suso una finestra che a le volte del vino rendeva luce ed aveva le crati del ferro sovra il sentiero de la strada, si lasciò cader un paio di speroni che in mano aveva, e lasciando senza dir altro cavalcare il padrone e la sua compagnia, andò a l’uscio de la casa e quello trovato aperto, entrò dentro e mostrandosi in apparenza tutto sbigottito, a caso vide la fanciulla, che in un lato de l’entrata facendo suoi lavori sedeva, e le disse: — Madonna, per Dio non v’incresca farmi aprirl a vostra volta del vino, perché seguendo mio padrone, che passa ora per la contrada, gli speroni che io portava in mano mi sono caduti per la finestra di fuori dentro la vostra cantina, e se io non li porterò a casa il padrone mi dará di molte busse. — Arrivò in quello la madre di Aloinda, la quale, udendo ciò che il paggio chiedeva, disse: — Figliuola, va’ e mena teco costui e fa’ che trovi gli speroni. — Entrarono tutti dui ne la cantina, ove, veggendo il paggio che nessuno li seguiva, fattosi da principio narrò brevemente l’amore a la giovane del suo padrone e le diede la lettera. Ella senza rispondere prese la lettera ed il paggio gli speroni, e se ne vennero di sopra. Quivi il paggio, ringraziata la donna, al padrone se ne ritornò. Aloinda, presa la comoditá, lesse quanto l’amante le scriveva, ed in si forte punto le entrarono l’amorose parole nel core, che tutta d’amore s’accese. Il perché altro non desiderava che veder l’amante e seco ritrovarsi. Onde, come poteva imaginarsi che egli per la contrada passasse, se in destro le veniva, andava a le finestre e tutta ridente e con buonissimo