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novella xxi 269

proposito e non si moverá a preghiere né a doni di tutto il mondo, che poi un altro giorno a un sol sguardo d’un giovine, a una semplice parola, a una calda lagrimetta e breve preghiera, diverrá pieghevole e si dará tutta in preda e in poter de l’amante. E chi è o giá mai fu, che aver possa questa sicurezza? chi è che conosca i segreti dei cuori, che sono impenetrabili? Certo, che io creda, nessuno, eccetto nostro Signor Iddio. La donna di sua natura è mobile e volubile e il piú ambizioso animale che sia al mondo. E quale è, per Dio, quella donna che non desideri ed appetisca d'esser vagheggiata, richiesta, seguitata, onorata ed amata? E bene spesso avviene che quelle che piú scaltrite si tengono e pensano con finti sguardi pascer vari amanti, sono poi quelle che, non se ne accorgendo, danno de la testa ne la rete amorosa e in tal maniera vi si avviluppano, che, come augelli presi al visco, non si ponno né sanno districarsi. Sí che, signor Ulrico, io non veggio che la donna vostra piú de l'altre, che di carne e d'ossa sono, sia da Domenedio privilegiata, che non possa esser corrotta. — Tanto è — rispose il cavalier boemo; — io mi persuado esser cosí, e giovami di credere che in effetto cosí sia. Ciascuno sa i casi suoi, e il pazzo sa meglio ciò che ha, che non sanno i suoi vicini ancor che siano savi. Credete voi ciò che vi pare, ch’io non ve lo divieto, e lasciate che io creda quello che piú m’aggrada e mi cape ne la mente, perciò che il mio credere non vi può annoiare, né il vostro discredere mi reca danno alcuno, essendo libero a ciascuno in simili avvenimenti pensare e creder ciò che piú gli va per l’animo. — Erano molti altri signori e gentiluomini cortegiani presenti a questi parlari e, secondo che veggiamo talora avvenire, chi una cosa e chi un'altra ne diceva. Onde molto varie furono le openioni loro che sovra la detta materia avevano. E perché gli uomini tutti non sono d’un temperamento e molti si persuadeno saper più del compagno e ne le chimere loro sono di maniera ostinati che de la ragione punto non si appagano, quasi che i ragionamenti vennero in gridi ed in romori. Il che fu rapportato a madonna la reina. Ella, che donna era a cui le gare e questioni in corte meravi-