tutto il suo amore pose in costei, e senza la vista di quella non gli pareva di poter vivere. Il perché, gettata dopo le spalle ogni altra cura, solamente a questa attendeva, passandole bene spesso dinanzi a la casa e di continuo la chiesa ove ella andava frequentando. Dopoi, parendogli aver da lei assai buon viso, con messi ed ambasciate la teneva assai sollecitata. Né di questo contento, essendo assai ricco, con doni a piú alta donna che ella non era convenevoli ai suoi piaceri farla pieghevole si sforzava. Ora, a lungo andare, la giovane, che Cornelia era detta, ed ancora non si era lasciata intendere, al suo amante mandò dicendo che quando egli non avesse avuta moglie, che ella sarebbe presta ad ogni sua voglia, e che abbandonarebbe il marito, fuggendo ove a lui piú fosse a grado. Il marito di Cornelia era un giovane sgherro e di mala vita, che di lei nulla si curava, ma tutto il dí per quanti chiazzi erano in Roma spendeva vituperosamente il suo. Intesa questa risposta Marco Antonio, essendo de l'amor di lei accecato, cascò in umore di voler la moglie uccidere e con Cornelia fuggirsene, ma prima vender tutto quello che poteva e farsi una buona manica di denari per aver modo di vivere. Fatta questa malinconica deliberazione e in quella fermatosi, per un suo messo fece il tutto intendere a Cornelia, promettendole che mai non la abbandonarebbe e che tanti danari e gemme portarebbe seco, che potriano allegramente ove piú loro piacesse starsi. Piacquero tutte queste cose a Cornelia, come a colei che voglia aveva, come fanno i falconi, di sorare, e l’animo suo a Marco Antonio fece intendere. Egli udendo questo, a ciò meglio in arnese si trovasse e potesse con piú colore vender il suo, diede voce che voleva diventar mercadante e andar con certi genovesi in Soria. Cominciò adunque oggi una cosa e dimane un’altra a vendere, e del tutto, per piú tosto spedirsi, far buon mercato. Voleva che Faustina sua moglie vendesse certe vigne ed altri beni che aveva, ma non lo volle far giá mai. Era alora nel Tevere a Ripa un legnetto assai grande di catalani, che d'ora in ora aspettava tempo per partirsi. Il che da Marco Antonio saputo si prepose non dar piú indugio a la cosa.