Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, I.djvu/227

224 parte prima

stropiccio alcuno, se ne tornarono a casa. Era messer Gregorio de l’inganno al fratello usato fuor di modo allegro, e ragionando con Giacomo gli domandò come s’era la notte diportato. — Io vi dirò il vero — rispose Giacomo; — madonna Lucrezia non mi par piú dessa. Io l’ho ben trovata grande e compressa come prima, ma il fiato non ha piú cosí soave come soleva; non giá che le putisca, ma mi pare un poco grosso. Non ha anco piú ne la persona quella delicatezza de le carni che era usa d’avere, ché adesso mi paiono a toccarle carne d’oca, che prima rassembravano schietto avorio. Le ho poi trovate le mani dure e ruvide, né so che mi dire. — Messer Gregorio a queste parole del fratello smascellatamente rideva, e quasi di lui si gabbava, e gli diceva: — Io non so come sia possibile che ella abbia fatto in cosí breve tempo tanta mutazione; potria esser per qualche accidente. Ma ella tornerá al naturale. — Da l’altra parte madonna Lucrezia e la Pasqua, che sapevano d’aver la notte cangiati gli amanti, si guardavano mezzo in cagnesco; e tuttavia credendo l’una che l’altra forse de l’inganno non si fosse avveduta, ciascuna si taceva. Pensava madonna Lucrezia e tra sé diceva: — Potrebbe di leggero avvenire che questa imbriaca de la fante non si sia del cambiamento degli uomini nostri avveduta, e pazzia sarebbe la mia farla avvisata di quello che forse non sa, e discoprir le mie vergogne. Chi sa anco che io non m’inganni, e la mia sia una falsa sospezione, e che l’aver tutta questa notte vegliato, che non mi faccia andare il cervello a torno. Io pur dissi a la fante che deveva avvertir Bernardino de la mutazion dei letti, il che mi riferi aver diligentemente fatto. — La Pasqua anco non ardiva farne motto a la padrona, e deliberava come prima vedeva o Bernardino o Ferrante di nuovo lor dire come avevano cangiato letto. Quella matina istessa poi arrivò Bernardino a Vicenza, che il giorno avanti s’era da Vinegia partito, e desinato che ebbe con i fratelli se n’andò per veder la sua innamorata. La Pasqua il vide e credendolo esser quello che la passata notte seco era giacciuto, uscí di casa e gli andò dietro per ammaestrarlo meglio come dormivano, a ciò che la seguente notte non si prendesse errore. Come ella il giunse il