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novella xvi 203

suo star nel camerino, ordinò che tutti s’andassero a riposare, né di sala prima volle partirsi che non vedesse ciascuno esserne uscito. Poi di sala uscendo, se ne entrò con la fante consapevole del suo amore ne la sua camera. Quivi alquanto dimorata, per dar spazio a tutti di fermarsi ai luoghi loro, scese poi tutta sola una scala, e senza alcun lume al camerino chetamente si condusse, e quello con le chiavi che seco aveva aperto e serrato subito l’uscio: — Oimè, — disse — voi sète qui senza lume? — E volendo la candela accendere al fuoco che era nel fuocolare del camerino, ma quasi tutto spento, il buon giovine fattosele incontro, e quella amorosamente ne le braccia raccolta e basciata, pianamente le disse: — Ben venga l’anima mia. — E la donna altresì abbracciando e basciando lui disse: — Voi siate il ben trovato; ma lasciatemi allumar la candela e riaccender il fuoco, perché devete esser assiderato dal freddo. — S’era il giovine ne l’entrar dentro scaldato al fuoco che alora ardeva e sparse poi le legna per ammorzarlo, a ciò che non rendesse splendore, e per questo non si curava punto che la candela fosse accesa. Onde sue mòzze ed interrotte parole dicendo, e quella affettuosamente basciando, mostrandosi bene ebro de l’amor di lei, la condusse sovra il letto e quivi senza favellar in guisa che potesse esser scorto, per buon spazio con sommo diletto di amendue le parti amorosamente de la donna ogni voglia compí. Ella, o che al non usato parlar del giovine, che non ardiva parlar schiettamente, pigliasse sospetto, o che si accorgesse aver cangiato coltello, o che che ne fosse cagione, deliberò chiarirsi se col suo solito amante s’era presa trastullo, o pure con un altro. Onde gli disse: — Io vo’ allumare il fuoco e riaccender la candela. Il freddo è grande, e non voglio che stiamo senza lume. — Non rispose a questo il giovine parola alcuna, ma facendo buon animo si preparava a dir la sua ragione a la meglio che sapeva, portando ferma openione che come la donna veduto l’avesse, che sarebbero incontinente venuti a le mani. Levata la donna e discesa giú dal letto, prese la candela e l’accese, e poi destato il fuoco nei carboni, vi aggiunse de le legna, di modo che il camerino tutto si fece chiaro. Il