in terra caduto. Il perché, essendosi molti latrocini per la cittá nostra scoperti, si potria di leggero presumere che egli ne fosse stato il malfattore. E cosí si deveria con tormenti la veritá da lui intendere, e trovandosi reo dargliene quel severo castigo che merita. Ora quando egli fu trovato, né scala seco né arme di sorte alcuna aveva, onde si può pensare che il fatto stia altrimenti. E perché tra le morali vertú la temperanza sempre è stata di grandissima lode da tutti commendata, e la giustizia se giustamente non è essercitata diventa ingiustizia, a noi par giusto che in questo caso di questi strani accidenti piú temperanza che rigore di giustizia usar si debbia. Ed a ciò che non paia ch’io parli senza fondamento, attendete quanto vi dico. Questi dui mortalissimi nemici confessano ciò ch’esser a verun modo non puote, perciò che nostro nipote, come giá s’è detto, vive, e la piaga che ha non è di ferro, come anco egli ha confessato. Ora chi sa se la vergogna d’esser stati presi l’uno in camera de l’altro, e l’aver le mogli poco oneste dia loro occasione di sprezzar la vita e di desiderar la morte? Noi trovaremo, se con diligenza si fará inquisizione, che qui ci sará altro di quello che il volgo pensa. Perciò bisogna diligentemente essaminare il caso, e tanto piú quanto che si vede per la confession loro che essi non dicono cosa alcuna che abbia del verisimile. Da l’altra parte, nostro nipote per ladro se stesso accusa, e di piú confessa che con animo deliberato d’ammazzar chi gli facesse contesa in casa di madonna Gismonda Mora voleva entrare. Sotto quest’erba, secondo il parer nostro, altro serpente si nasconde che non si stima. Egli di tali eccessi mai piú non fu infamato; né pur un minimo sospetto se n’è avuto giá mai. E sapete pur tutti, che, per Dio grazia, egli d’oneste ricchezze è possessore e non ha bisogno de l’altrui roba. Veramente i furti suoi saranno d’altra maniera che di quella ch’egli confessa. A noi dunque, signori, parrebbe, quando a voi anco piaccia, che di questi accidenti la investigazione a noi si lasciasse. E noi vi promettiamo la fede nostra, che da noi sará il tutto con somma diligenza essaminato, e speriamo condur la cosa a cosí fatto fine, che in modo alcuno non saremo giustamente ripresi, e la final sentenza