veggendo Anselmo spesse fiate la vaga bellezza di madonna Luzia, sí fieramente di lei s’accese, che a lui non pareva quel giorno di poter star bene, se una buona pezza quella non avesse vagheggiata. Ella, che era di spirito e d’ingegno sottile, subito s’avvide del vagheggiar d’Anselmo. Onde né d’amarlo né altresí che di lui non prendesse cura facendo vista, cosí tra due lo teneva sospeso, per meglio poter spiare a che fine questo vagheggiamento devesse riuscire. Tuttavia, piú tosto mostrava di vederlo volentieri che altrimenti. Da l’altra parte i bei costumi, i saggi modi e la leggiadra bellezza di madonna Isotta erano tanto a messer Girolamo piacciuti, quanto ad amante alcuno altra donna piacesse giá mai. Onde non sapendo senza la dolce vista di lei vivere, facil cosa fu ad Isotta, che molto scaltrita era ed avveduta, accorgersi di questo nuovo amore. Ella, che onestissima era e saggia, ed il marito suo sommamente amava, né piú né meno a Girolamo buon viso mostrava, come generalmente a chiunque o cittadino o straniero che la vedesse e non fosse da lei conosciuto era solita di fare. Ma egli piú d’ora in ora infiammandosi e tuttavia perdendo la libertá, come quello a cui l’amoroso strale aveva punto il core, ad altro che a lei non poteva rivolger l’animo. Erano le due compagne solite d’andar a messa ogni dí quasi per l’ordinario a la chiesa di San Fantino, perciò che chi tardi la matina si leva vi truova sempre messa fin a mezzo giorno. Elle si mettevano alquanto discoste l’una da l’altra. Ed i dui amanti si trovavano di continuo passeggiando l’uno in qua e l’altro in lá, di modo che tutti dui s’acquistarono il nome di geloso, veggendogli ciascuno andar cosí dietro a le lor moglieri. Ma essi cercavano l’un l’altro senza barca mandar in Cornovaglia. Avvenne adunque, che le due carissime compagne, non sapendo ancora niente l’una de l’altra, deliberarono di questi innamoramenti avvisarsi, a ciò che a lungo andare non occorresse cosa che la lor benevoglienza potesse in parte alcuna guastare. Cosí un giorno, non si trovando alcuno dei mariti in casa, elle si ridussero secondo il solito loro a parlamento a le siepi de l’orto. Come furono quivi arrivate, cosí tutte due ad un tratto a rider cominciarono, e