predicava che io mettessi tutto il mio amore e tutti i miei pensieri in quello ch’io prenderei per marito, come la buona donna aveva fatto in mio padre. E cosí certamente ho fatto io, sperando pure che mio marito si devesse rimovere da questa sua malvagia vita. Ma egli va di male in peggio, di modo che io mi sono determinata proveder a’ casi miei, perdonimi Iddio, ché io non posso piú vivere a questo modo. Ché s’io avessi voluto viver senza uomo, mi sarei fatta monaca con una mia sorella maggiore, che si fece religiosa nel monastero di santa Radegonda. Ora, commar mia, v’ho io fatto questo breve discorso per aver da voi aita e conseglio, portando ferma openione che voi farete per me tutto quello che conoscerete che mi possa recar gioia e profitto. — A questo la commare s’offerse molto liberamente. Soggiunse alora Caterina: — Voi avete poco fa veduto passar qui dinanzi quel giovine su la mula, che voi mi diceste non conoscere, il quale mi par molto discreto e gentile. Egli piú volte ha questo carnevale parlato meco richiedendomi d’amore; ma io mai non gli ho risposto troppo buone parole. È ben vero che da qualche dí in qua gli ho fatto meglior viso del solito. Ora io mi sono ne l’animo mio risoluta che egli sia quello che supplisca ai diffetti del mio marito, o sia di giorno o sia di notte, con quel piú secreto e facil modo che sará possibile. Ma perché credo che noi due sole non poteremo al desiato fine condurre questo mio desiderio, penso che sará ben fatto che io mi discopra con la mia vecchia, la quale, quando mio marito non viene la notte a casa, si dorme ne la mia camera; ché de le giovani donzelle io non me ne fidarei giá mai. Che ne dite voi, commar mia cara? — Alora la buona donna cosí a Caterina rispose: — Veramente, madonna, io vi ho sempre avuto una gran compassione, veggendovi bella, giovine e delicatamente nodrita, e sapendo la pessima vita del compare. Ciò che detto m’avete resterá sempre sepolto in me. E poi che deliberate di non perder in tutto la vostra giovanezza, voi fate molto bene. Ora io sarei di parere che voi mi lasciassi parlar con la vecchia e tentar l’animo suo per veder come si muove, e lasciate guidar la cosa a me, perché io spero condurla a buon porto. — Restarono