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PARTE SECONDA

neggio. Beffò poi il dottissimo e vertuoso signor Pietro Bembo che tutti conoscete di che ingegno sia e prudenza, il quale papa Leone, uomo giudizioso e di buoni ed elevati ingegni conoscitore, non averebbe eletto per suo segretario se conosciuto non l’avesse di prudenza, sagacitá ed accortezza dotato. E se non vogliamo per riverenza di questi dui personaggi eccellenti dire che il nostro pittore gli beffasse, almeno diremo che diede loro il giambo, e v’aggiungeremo per terzo l’eccellente messer Girolamo Fracastore, che sempre che gliene dimandarete, largamente vi confesserá come restò ingannato. Io non credo giá che ci sia uomo di cosi poco vedere che voglia parangonare a costoro Calandrino e maestro Simone; e se il facondissimo Boccaccio avesse avuto questo soggetto, io mi fo a credere che ne averebbe composta una o due bellissime novelle ed ampliatele e polite con quella sua larga e profluente vena di dire. Ma io dirò semplicemente il caso come occorse, senza fuoco d’eloquenza e senza altrimenti con ampliazioni e colori retorici polirlo. Devete adunque sapere che il pittore di cui vi parlo fu maestro Girolamo da Verona, che quasi tutti avete conosciuto e poco tempo è che morí. Egli era il piú faceto e piacevol uomo ed il meglior compagno che si possa imaginare, e troppo volentieri dava il giambo ed il pigliava. Era poi tanto affezionato ai nostri signori veneziani che tutta Verona per tale il conosceva. Ora in quei calamitosi tempi de le guerre che tanto a la cittá nostra nocquero e senza dolore non si ponno ricordare, mentre che Verona fu in poter dei nemici di San Marco, non era possibile che maestro Girolamo tacesse e che non discoprisse l’affezion sua. Aveva il conte di Cariati un giorno fatto levar via San Marco ch’era su la porta del palazzo del signor podestá, e in luoco di quello volle che vi si dipingesse l’aquila con l’ insegna di casa d’Austria. Fu l’ impresa data a maestro Girolamo il quale mal volentieri prese l’assunto di farlo; nondimeno non essendo a quei di chi gli desse guadagno, per esser una gran parte dei cittadini fuori, chi in essiglio e chi per non veder tutte l’ore lo strazio che dai soldati si faceva, non avendo altro essercizio a le mani da guadagnarsi il vivere, si mise a dipingere le dette insegne. E mentre