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invitato fui ad esser qui a cena, portai ferma openione che la brigata nostra non devesse esser senza donna, perciò che secondo che elle senza noi ponno far poco lieti e piacevoli i lor conviti, noi altresi senza loro vagliamo nulla né aver possiamo piacer eh’ intero sia. Pertanto se pm di questi pasti vi verrá talento di fare, come far devete, ricordatevi che ci siano de le belle donne; altrimenti io v’avviso che vivanda non ci sará che saporita sia. Ma ripigliando il parlare di cui noi si ragionava, a voler mostrar di non esser miglior maestro per aguzzar gli ingegni e destar gli addormentati, com’ è Amore, dico che nel contado nostro di Brescia è una villa posta ne la valle di Sabbia, il cui nome è detto come quella cosa per cui tanto gli uomini piaceno a le donne ben che elle si vergognano nominarla, ne la quale fu un prete chiamato don Faustino da Nigolini, che era parrocchiano de la chiesa, uomo mezzanamente letterato ed assai bel parlatore, ma per altro tanto grosso e materiale che di leggero se li sarebbe dato ad intendere tutto ciò che l’uomo avesse voluto. Ché in vero da quelle lettere in fuori che da fanciullo apparate aveva ed il governar i suoi popolani ne le cose spirituali, nel resto ne le cose del mondo egli niente valeva, onde era spesso ingannato e fattoli creder ima cosa per una altra ; tuttavia per la sua buona vita era generalmente amato. Egli ogni festa, prima che la messa cantasse, soleva legger la passione del nostro Salvatore e in mezzo de la messa faceva una predicazione, ed assai sovente andava con l’acqua santa benedicendo i campi, dicendo suoi salmi, paternostri ed altre sue orazioni e metteva su gli usci de le case de le croci benedette. Soleva anco benedir i buoi e l’altro bestiame con l’orazione del barone san Bovo, di modo che era da tutti tenuto uomo di santa vita. S’alcuna volta accadeva romore o mischia tra i popolani suoi, egli mai non cessava fin che tutti rappacificati non aveva. Medesimamente come uno infermava, don Faustino subito amorevolmente lo visitava e in tutto ciò che per lui far si poteva gli dava aita; e insomma si mostrava con tutti amorevole e caritativo. Egli è ben vero che era molto rigido quando udiva le confessioni dei suoi parrocchiani,