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re e fu la ventura di Stefano, perciò che il re lo fece suo varletto di camera e gli fece del bene assai; e crebbe in tanta grazia del re che se talvolta il re che era colerico e subito, gli dava qualche schiaffo e che egli si fosse messo a piangere, il re che non poteva sofferire di vederlo lagrimare, a ciò che s’acquetasse li faceva dare ora mille ed ora duo milia scudi, e sempre l’ebbe caro.