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PARTE SECONDA a fine che, cessate quelle prime passioni, ritrovasse Camillo pm atto che prima a lasciarsi persuadere il vero. Piacque a Giulio il par·er di Delio, e dopo, finiti i lor parlari, andarono ciascuno a far quello che piu gli piacque. Il seguente giorno fu astretto da alcuni gentiluomini Camillo andar a trovar Cinzia, e seco ebbe assai lungo ragionamento circa di questa pratica. Ella che era innocente e a cui troppo altamente rincresceva, senza sua colpa, di perder il suo caro padrone, de l’ innocenzia sua fece quegli scongiuri che ella seppe i maggiori, e sempre, ragionando, di calde ed amare lagrime il volto si rigava. Camillo in questo ragionamento la risolse che d’altro uomo si prevedesse e che dove ei potesse farle piacere, che di buon core sempre lo far·ebbe, pur che seco non avesse piu pratica d’amore. E con questa determinazione da quella prese congedo e se ne tornò a casa. Parlò Delio seco due e tre volte, né altro mai puoté da lui cavare se non che voleva esser amico di Giulio : che se aveva animo d’affrontarsi con la balia, che la farebbe venir in parangone. Ora quali fossero i pensieri di Cinzia, quali le sparse lagrime, quali le dolenti parole, quali le vigilate notti, quali i digiunati giorni e quali ·e quanti gli ardentissimi sospiri, . chi ad uno ad uno raccontar volesse, averebbe troppo che fare e cosi di leggero non ne verrebbe a capo. La misera giovane , perdutone· il sonno e non si cibando, venne pallidissima, magra, e pareva una fantasima, né altro sapeva fare che piangere e miseramente lamentarsi, e di tal maniera era il suo dirotto pianto che averia mosso . a pieta una tigre ircana. Medesimamente Camillo , ancora che si sforzassse di voler mostrare ch e questa cosa non gli dolesse, nondimeno ei si vedeva , cangi ato il nativo colore del viso , esser afflitto e pallido e quasi di co ntinovo pieno d’ardentissimi sospiri che fac eva n o fede de l’ interna do glia. Giulio altresi non trovava r i poso , non si potendo dar pace che fosse in poter d’una rea femina di fargli perder cosi buon . amico come teneva Camillo, e sempre astringeva Delio a far che si venisse a tutte qu elle chiarezze che si potessero imagi n a re. Delio , che piu v olte aveva tent ato Camillo e lo trovava semp r·e d’un tenore, aveva grandissima noia di questa pratica e non gli piaceva punto che con la balia si