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tornando a la nostra · isteria, conosceva ciascuno per la inusitata vita che il re menava, che egli d’amor ardeva; ma cui amasse non fu chi pensar potesse, perciò che ei, per non lasciarsi intendere, a tutte le dame molto s’inchinava e tutte riveriva secondo che il grado loro meritava. Ma sovra tutte e molto piu di tutte la bella Aelips era da lui riverita e adorata. Ella, che d’elevato ingegno ed accortissima era, s’avvide di leggero che il re per aver ben cangiato luogo non aveva mutato pensiero, e che in effetto egli era pur quello che in pa-role a Salberi s’era scoperto. Nondimeno nulla de l’amor di lui curJ.ndo e dal casto suo proponimento punto non si smovendo, quando gli accadeva fargli onore e riverenza come a re e suo signore, a quello s’ inchinava, mostrando perciò non so che nel viso che al re dava ad intender·e che per acquistare e goder l’amor di lei egli indarno s’affaticava. Ma che! il re quanto piu ella schifevole si dimostrava tanto piu s’accendeva, e con piu aperte dimostrazioni ed atti amorosi sforzavasi farle chiaro ciò che appo lei era chiarissimo. Onde la saggia e leggiadra Aelips poi che vide il male del re farsi maggiore e andar di mal in peggio, per non daTgli occasione di far cosa che a lei potesse biasimo recare, non avendo pur un minimo pensieruzzo di compiacergli, deliberò levar via tutte le vie che il re ad amarla potessero indurre. Cominciò adunque di rado uscir di casa e raro a la finestra anco si lasciava vedere, e quando andar fuori le bisognava, si vestiva molto bassamente e tutte quelle strade e luoghi f uggiva ove le pareva poter esso re incont rare. Egli, non dopo molto di questa cosa avvedutosi e di soverchia amorosa doglia sentendosi morire, fu quasi vicino a usar la forza. Ma perché chi è verame nte innamor ato mai non si dispera, anzi con ogni studio va sempre ricercando, come sagace cane l’orme de la f era, cosi egli quell e de la sua donna, e tanto di lei spi a che pur alcun vestigio ne truova; fec e egli tanto, e t anto ne inves tigò che poche volte A elips di casa usciva che il quando e il luogo ove ,. ella andava ei non sapesse; onde e tre e quattro volte giva ad incontra·rla, pascendo almeno gli occhi de la suave e vaga vista di lei. Ella, come s’è detto, vestiva panni