Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/268

PARTE SECONDA stimato, tu aspetti perderne la vita. A che amare chi non t’ama? a che seguir chi volando se ne fugge? Io per me ~ai non sono stata cosi pazza ch’ io sia voluta correr dietro a nessuno. Lascia costui, figliuola mia, e volgi il tuo pensiero altrove, ché in questa nostra citta non ti mancheranno giovani tuoi pari, che ti ameranno ed averanno di grazia d’averti per moglie. E che sai che costui se pur fin qui non ti ha conosciuta, non ti conosca un di e prenda di te quei piaceri ch’ei vo rra, e poi di te piu non si curi e faccia di maniera che tu diventi donna del volgo, essendo mostrata a dito per una putta s·facciata? Si. che, figliuola mia, lasciati consigliare e resta qui meco. Stette alquanto Nicuola sovra pensiero e poi, dopo un ardente sospi ro, disse : - Cara mia mamma, io conosco che tu ·parli molto amorevo lmente; ma io ho fatto tanto che ne voglio veder il fine, avvengane ciò che si voglia. Anderò ora a parlar a Catella e vederò come si movera, perché fin qui Lattanzio non ha avuto se non risposte generali. Poi D io m’aiute ra, che cono sce il mio core e sa che per altro non m’affatico se non per aver Lattanzio per marito. Io verrò ogni di qui a parlar tec o, e se mio padre verra, provederemo a’ casi nostri a la meglio che si potra, non mi parendo per ora pensar al male innanzi che venga. Indi partita da la Pippa, se n’andò di lungo verso la cas a del Lanzetti e a punto arrivò che Gherardo andava in piazza per certi suoi bisogni. La fante di Catella era in porta, a cui Romulo fatto il cenno che dal padrone aveva appreso, fu introdutto dentro e messo in una de le .camere terrene. Andò su la fante e disse a Catella: - Madonna, venite giu, perché Lattanzio ha mandato a parlarvi il suo bellissimo paggio che detto m’avete piacervi tanto. Catella subito discese a bas so ed entrò in camera ove Romulo l’attendeva. Come ella lo vide, si pensò veder un angelo, tanto le parve bello ed. aggraziato. Cominciò egli , dopo fattale rive renza, a dirle quanto in commessione aveva dal padrone. Sentiva Catella, udendolo ragionare, un piacer estremo ed amorosamente lo vagheggiava, parendo_le che fuori dai suoi begli occhi ~scisse una inusitata dolcezza, e si moriva di voglía di basciarlo. Romulo attendeva .pure a dirle il fatto